Conversazioni | 16 luglio 2023, 09:05

"Il Percorso dell'Autenticità: Capire Cos'è e Come Esprimerla"

Mi chiedo spesso cosa voglia dire vivere una vita con consapevolezza. La risposta in filosofia si collega con la parola autenticità

I colori dell'animo

I colori dell'animo

Essere autentici è un concetto complesso che può variare a seconda del contesto e della prospettiva personale. Tuttavia, generalmente, si riferisce a una coerenza tra le parole, le azioni e i valori di un individuo. Significa essere onesti, trasparenti e veri con se stessi e con gli altri.

Ecco alcuni aspetti di ciò che significa essere autentici.

Onestà. Un individuo autentico è onesto con se stesso e con gli altri. Riconosce i propri punti di forza e di debolezza e non cerca di nascondere o di alterare la verità per apparire in un certo modo.

Coerenza. L'autenticità implica coerenza tra ciò che si dice e ciò che si fa. Le azioni di un individuo autentico riflettono i suoi valori e le sue convinzioni.

Autocomprensione. Gli individui autentici capiscono chi sono, cosa vogliono e cosa li rende unici. Hanno una forte consapevolezza di sé e un senso di identità ben definito.

Vulnerabilità. Essere autentici può anche comportare la capacità di mostrare vulnerabilità, di ammettere errori e di essere aperti alle critiche.

Indipendenza. Un individuo autentico pensa con la propria testa. Non si lascia guidare ciecamente dalle opinioni o dalle aspettative degli altri, ma si fa le proprie idee e prende le proprie decisioni.

Rispetto per gli altri, l'autenticità comporta anche il rispetto per la diversità e la differenza. Gli individui autentici apprezzano gli altri per quello che sono, senza cercare di cambiarli o di farli adattare a determinate aspettative.

In sintesi, l'autenticità è un concetto che riguarda l'integrità, la coerenza, l'auto-comprensione, la vulnerabilità, l'indipendenza e il rispetto per gli altri. Tuttavia, è importante ricordare che l'autenticità non è un obiettivo che può essere raggiunto una volta per tutte, ma piuttosto un processo continuo di auto-scoperta e auto-espressione.

L'autenticità è un tema centrale nell'opera di Martin Heidegger, un filosofo tedesco noto per il suo lavoro in ontologia esistenziale. Nella sua opera principale, "Essere e Tempo" (1927), Heidegger introduce la distinzione tra l'esistenza autentica e inautentica. Questi concetti sono usati per descrivere i diversi modi in cui gli individui si relazionano con il proprio "essere-nel-mondo", un termine usato da Heidegger per descrivere la nostra maniera intrinseca e costante di essere in relazione con il mondo che ci circonda.

L'esistenza inautentica, secondo Heidegger, è un modo di essere in cui l'individuo si perde nell'anonimato del "sì" (Das Man in tedesco), l'insieme di norme, aspettative e comportamenti sociali impersonali e generalizzati che governano gran parte della nostra vita quotidiana. Quando viviamo in modo inautentico, siamo intrappolati in questo modo di essere impersonale e non riusciamo a realizzare pienamente il nostro potenziale individuale.

Al contrario, l'esistenza autentica è un modo di essere in cui l'individuo si confronta autenticamente con il proprio "essere-nel-mondo" e riconosce la propria mortalità, libertà e responsabilità. L'individuo autentico è colui che riesce a liberarsi dall'anonimato del "sì" e a vivere in modo più diretto e personale. Questo non significa necessariamente rifiutare le convenzioni sociali, ma piuttosto riconoscere che siamo noi a decidere come relazionarci a esse.

Va notato che Heidegger non considera l'autenticità come uno stato permanente che può essere raggiunto una volta per tutte. Piuttosto, l'autenticità è vista come un processo, un costante sforzo per rimanere fedeli a noi stessi nel flusso mutevole della nostra esistenza. Inoltre, Heidegger non vede l'inautenticità come qualcosa di intrinsecamente negativo; infatti, è parte della condizione umana. L'inautenticità diventa problematica solo quando ci impedisce di riconoscere la nostra libertà e responsabilità.

Voi cosa ne pensate?

Barbara Gabriella Renzi

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Barbara Gabriella Renzi

Salve! Mi chiamo Barbara Gabriella. Sono appassionata di filosofia, psicologia e letteratura. Ho scritto e scrivo di filosofia e anche i miei brevi racconti hanno sempre un risvolto filosofico e psicologico.
Ho all’attivo articoli e libri in inglese e in italiano su vari argomenti: filosofia della scienza, dell’ambiente e del linguaggio. In particolare mi sono interessata di metafore dal punto di vista cognitivo e ho puntato le mie analisi sulla loro abilità di strutturare il nostro modo di pensare e la nostra visione del mondo.
Mi piacciono i gatti e anche i cani ma purtroppo vivo senza animali. Adoro il mare e la sua canzone e la montagna d’estate quando si cammina sui sentieri e ci si immerge nella natura. Tra i viottoli e le mulattiere, lì, i miei passi danno il ritmo ai miei pensieri. Vivo a Berlino e ne sono contenta.

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