Cultura e spettacoli - 31 luglio 2023, 15:33

Le Ogr vogliono lo sgombero della locomotiva a vapore per la festa dei 150 anni, ma il Museo ferroviario si oppone

L'assessore alla cultura Purchia: "Risposta negativa dalle Officine Grandi Riparazioni per inserirla all'interno dello stabile, continuiamo a trovare altre soluzioni"

Locomotiva sì o locomotiva no. Stiamo parlando dell'installazione artistica che, dai festeggiamenti per i 150 anni dell'Unità d'Italia, si trova all'incrocio tra corso Stati Uniti e via Castelfidardo, proprio sulla rotonda di fronte alle Officine Grandi Riparazioni: una vecchia locomotiva a vapore accanto a quella di un moderno Frecciarossa. Le Ogr ne vorrebbero infatti la rimozione, mentre il Museo Ferroviario, che ne è proprietario, vorrebbe evitarne lo sgombero.

C'è da dire che questa locomotiva d'epoca, nel corso degli anni, è stata sempre più abbandonata a se stessa. Problemi tecnici di manutenzione, a cui si sono sommate occupazioni abusive di senzatetto.

Per evitare la rimozione definitiva dell'opera, il Museo ha chiesto di valutare una sua possibile ricollocazione e, per farlo, ha chiesto l'aiuto delle istituzioni. Il Consiglio comunale si era infatti molto interessato alle sorti del Museo Ferroviario al punto che, lo scorso 6 dicembre, su 32 consiglieri votanti, 32 voti erano stati favorevoli alla contribuzione delle sue attività, facendo così diventare il Comune di Torino socio contributivo.

L'assessore alla cultura Rosanna Purchia ha dichiarato di aver cercato un dialogo con le OGR per tentare di situare la locomotiva negli spazi interni alle officine: "La risposta - ha chiarito - è stata negativa, ma continueremo convintamente a trovare un'altra soluzione insieme alle Officine".

Nell'ultimo periodo il Museo Ferroviario sta effettuando innumerevoli lavori di ristrutturazione, soprattutto interventi sulla parte strutturale degli edifici. Grazie ai fondi regionali di oltre 650mila euro sono iniziati i lavori e il termine è previsto per l'autunno del 2023. Inoltre la regione Piemonte ha approvato lo stanziamento di 50mila euro annui per la durata di un periodo triennale al fine di incentivare la crescita e la vita del museo. L'intenzione del museo sarebbe oggi quella di richiedere un aumento delle quote ai propri soci, ma per fare questa richiesta serve la modifica dello statuto, che successivamente dovrà essere approvata dalla Regione e dallo stesso Comune di Torino.

Marco D'Agostino