Economia e lavoro - 01 agosto 2023, 07:00

Anche in Piemonte la meeting industry torna ai numeri pre-pandemia: Torino recupera il 70% degli eventi

Nel 2022 nel capoluogo si sono svolti 9.154 eventi con 737.540 partecipanti

Nel 2022 nel capoluogo si sono svolti 9.154 eventi con 737.540 partecipanti

La meeting industry in Piemonte segue il trend nazionale e torna progressivamente ai risultati pre-pandemia, confermando nel 2022 la fase di rilancio iniziata nel secondo semestre 2021. È quanto emerge dalla ricerca regionale che riguarda l’intero territorio piemontese, con focus su Torino e Distretto dei Laghi realizzati all’interno dell’indagine nazionale OICE.

Nel 2022 oltre 20.600 congressi

Nel dettaglio: nel 2022 in Piemonte sono stati realizzati complessivamente 20.670 tra congressi ed eventi business, pari al 70% rispetto al 2019. I partecipanti sono stati 1.423.186 (pari al 72% del 2019), con un totale presenze di 1.953.327 (pari al 72,1% del 2019) e 27.769 giornate (pari al 70,9% del 2019).

La ripresa è stata costante malgrado le restrizioni ancora presenti nel primo trimestre 2022 per il Covid19 e una situazione geopolitica difficile e incerta, a conferma del fatto che i congressi e gli eventi sono considerati opportunità di conoscenza, crescita, comunicazione e networking per le aziende e le associazioni che li promuovono.

"Una capacità di guardare avanti, - sottolinea l’assessore regionale al Turismo, Vittoria Poggio - intraprendendo percorsi di sviluppo fatti anche di investimenti che vanno nella direzione dell’innovazione tecnologica, della sostenibilità e della promozione, per rimanere al passo con le continue e rinnovate richieste del mercato".

Nel 2023 recuperato il gap

Il positivo andamento del settore registrato a livello nazionale nei primi 6 mesi di quest’anno, unito alle altrettanto positive previsioni per il secondo semestre, permettono di stimare che nel 2023 sarà recuperato il gap rispetto al 2019. Buone anche le prospettive sull’andamento del fatturato: quasi la metà delle sedi piemontesi, il 43,5%, prevede nel 2023 un aumento rispetto al 2022.

Imprese principali promotori

Le imprese si confermano i principali promotori per quanto riguarda gli eventi: il 35,7% sono stati infatti eventi aziendali quali convention, meeting e lanci di prodotto, seguiti da quelli promossi dalle istituzioni che, con un 31,7%, registrano una crescita considerevole. Gli eventi promossi dalle associazioni, soprattutto medico-scientifiche, sono stati invece il 17,4%, in calo rispetto al periodo pre-pandemico per le ragioni riconducibili a quanto sopra elencato.

Solo il 4% di partecipanti stranieri

Per ciò che riguarda invece i partecipanti, il perdurare delle restrizioni sanitarie nei primi mesi del 2022 ha impattato sulla loro provenienza. La maggior parte degli eventi, il 74%, ha infatti avuto una dimensione locale, cioè con partecipanti provenienti prevalentemente dalla stessa regione nella quale si è svolto l’evento. Il 22% degli eventi è stato invece di natura nazionale e il 4% internazionale. 

Vincono gli alberghi congressuali

Gli alberghi congressuali si confermano la tipologia più utilizzata con il 49,3% degli eventi totali. I centri congressi e le sedi fieristico-congressuali hanno ospitato invece l’8,2% degli eventi, le dimore storiche non alberghiere (abbazie, castelli, antiche locande e casali, palazzi storici, ville, ecc.) il 3,9% e altre sedi il 38%.

Migliorate tecnologie e spazi

Nel 2022 le sedi per eventi hanno continuato a compiere investimenti per aumentare la propria competitività e rispondere alle nuove esigenze del mercato: un percorso di crescita che dichiarano di voler rafforzare anche nel 2023, con investimenti programmati che coinvolgono, in particolare, nelle location rispondenti:

·        l’implementazione delle dotazioni audio-video (23%)

·        la riqualificazione degli spazi interni (18%)

·        potenziamento infrastrutture di rete e formazione del personale (16,4%)

·        lo sviluppo di strumenti di promozione e/o di comunicazione (11,5%)

·        gli interventi per l’efficienza energetica (9,8%).

I dati torinesi

Anche Torino ha fatto registrare un andamento della meeting industry in linea con i risultati del mercato nazionale e regionale, recuperando circa il 70% degli eventi realizzati nel 2019.

Nel 2022 si sono svolti 9.154 eventi con 737.540 partecipanti (pari al 72,0% del 2019), per un totale di 1.057.148 presenze (pari al 76,5% del 2019) che hanno generato il 12,9% dei pernottamenti negli esercizi alberghieri di Torino e prima cintura. Sono sempre le imprese a promuovere il maggior numero di eventi (il 55,8%), che si tengono per il 65% in alberghi congressuali. Il 73,5% è di carattere locale, il 22,2 ha una dimensione nazionale, mentre il 4,3% degli eventi è rappresentato da congressi internazionali.

"Il congressuale è un asset importante per Torino"- commenta Domenico Carretta, assessore comunale al Turismo. "Ci confortano -prosegue - i dati che segnalano una ripresa del comparto, che potrà essere rafforzato negli anni futuri grazie ai numerosi progetti di riqualificazione in corso".

"Da evidenziare - dichiara Marcella Gaspardone, dirigente di Turismo Torino e Provincia -che nella classifica ICCA (International Congress & Convention Association) Statistic Report - la più celebre e accreditata classifica mondiale dei paesi e delle città congressuali - Torino nel 2022 è fra le 5 città italiane ed è al 70° posto a livello mondiale".

comunicato stampa