Economia e lavoro - 03 agosto 2023, 17:45

Anandamide, ritmo circadiano e canapa, quale correlazione?

L'anandamide è un neuro-modulatore del sistema nervoso centrale: il suo nome deriva dal sanscrito e significa beatitudine interiore.

L'anandamide è un neuro-modulatore del sistema nervoso centrale: il suo nome deriva dal sanscrito e significa beatitudine interiore.

Perché affrontiamo proprio questo argomento nell’articolo di oggi? Per rispondere a questa domanda è utile partire da alcune premesse e concetti chiave come, ad esempio, quello di ritmo Circadiano.

Cos’è il ritmo circadiano?

Il ritmo cirdadiano, appunto, è assimilabile ad un meccanismo di regolazione... un orologio interno al nostro corpo, che basandosi su alcuni parametri fondamentali scambia informazioni vitali con tutto il nostro organismo, regolando la produzione di ormoni durante le 24h e conseguentemente l'alternanza sonno-veglia.

Il ritmo circadiano è fondamentale da capire e conoscere, giacché può aiutarci a prendere coscienza di alcuni processi interni al nostro corpo – come si scaturiscono e cosa li influenza maggiormente – e a mettere in atto i giusti comportamenti per uno stile di vita più sano ed equilibrato.

Gli stati di sonno e veglia, ad esempio, sono profondamente legati alla regolazione di luce ed ombra. L’attività fisica per esempio, genera effetti che poi ricadono anche sull’umore -l’umore stesso influisce enormemente il riposo.

Capite dunque come tante delle fonti a cui siamo sottoposti quotidianamente, così come delle pratiche e abitudini che assumiamo, sono connesse fra loro in un cerchio indissolubile.

Ecco perché è fondamentale conoscere ed approfondire il concetto di ritmo circadiano.

THC e CBD: gli effetti sul sonno

Il sistema endocannabinoide, i cui studi più accurati e complessi si datano in anni relativamente recenti, è di vitale importanza in quanto sembra essere deputato a mantenere l'omeostasi dell'organismo, ovvero il naturale equilibrio interno quando ci ritroviamo ad interagire con l'ambiente esterno.

Il sistema endocannabinoide, che regolerebbe dunque molte funzioni vitali, è un sistema biologico attraverso il quale le cellule del nostro organismo si relazionano e “comunicano” fra loro.

Composto da endocannabinoidi, recettori ed enzimi il sistema endocannabinoide è presente in molte specie viventi, ad eccezione degli insetti: le prime due molecole endocannabinoidi conosciute sono state, appunto, l’Anandamide e il 2-Arachidonoilglicerolo (2-Ag).

Quando i principi attivi della pianta di Cannabis Sativa, ovvero quando il Cannabidiolo più comunemente conosciuto come CBD, presente in essa incontra i recettori del sistema endocannabinoide nel nostro corpo, si innescano delle reazioni che possono contribuire al benessere e al corretto funzionamento di molti processi del nostro organismo, quale ad esempio il rilassamento o il miglioramento della qualità del sonno.

A differenza del THC, che induce effetti psicoattivi, il CBD non ha controindicazioni ed è considerato sicuro: i suoi effetti sembrano testimoniare un effetto positivo sul sonno dato essenzialmente da due fattori: il CBD riduce il tempo di addormentamento e prolunga la durata della fase NREM, quella di sonno profondo.

Cannabinoidi e insonnia

Quando si soffre d’insonnia, il nostro organismo subisce tutta una serie di stress che ci impediscono il recupero energetico e che infine creano uno sfasamento del nostro equilibrio interno, come conseguenza si ha anche uno squilibrio nel sistema endocannabinoide e ne risentirà la produzione di ormoni ed endocannabinoidi (cannabinoidi prodotti dal nostro organismo), tutto questo scompenso porta varie implicazioni, disturbi e problematiche e più l’insonnia si prolunga nel tempo e ci si esponendo al rischio di pericolose patologie.

Come ampiamente spiegato dal team dell’azienda GreenOrganics che coltivano e producono cannabis e prodotti derivati come l’olio di CBD, i cannabinoidi hanno un ruolo importante nella regolazione degli sbalzi del sistema endocannabinoide e nel mantenimento dell’equilibrio del ritmo circadiano e quindi delle fasi sonno/veglia.

Sono molti gli studi sulla correlazione tra insonnia e sistema endocannabinoide, in effetti i risultati finora sottolineano le facoltà lenitive e rilassanti dei 2 principali cannabinoidi di origine vegetale disponibili in commercio, il cannabidiolo “CBD” o cannabigerolo “CBG”, entrambi efficaci nell’indurre uno stato di rilassamento diffuso e prolungato che favorisce il sonno.

Integrare i cannabinoidi di origine vegetali, attraverso prodotti certificati di canapa, aiuta a reintegrare le carenze nel sistema endocannabinoide, aiutando l’organismo nella risposta allo stress.

In conclusione quando stiamo attraversando un momento di particolare stress è bene adottare una routine serale che ci rilassi e ci faciliti ad addormentarci, quando questo diventa molto difficile si può sempre ricorrere all’aiuto della natura, attraverso prodotti a base di cannabinoidi e piante soporifere.