È il tema più arduo, è la certezza più indicibile: l’ultima soglia da attraversare, alla fine. Torino Spiritualità, festival che sollecita il confronto tra coscienze e l’incrocio di idee, dedica la 19. edizione agli assenti, invitando intellettuali, scrittrici e scrittori, attori, pensatrici e pensatori a discutere della morte ovvero della vita.
La XIX edizione di Torino Spiritualità, il festival ideato e organizzato dalla Fondazione Circolo dei lettori, è in programma da mercoledì 27 settembre a domenica 1 ottobre e si intitola "Agli assenti. Della morte ovvero della vita". Domenica 17 settembre al Teatro Carignano, come preview di Torino Spiritualità, l’attore Francesco Pannofino leggerà e interpreterà Le intermittenze della morte di José Saramago. Tra le ospiti e gli ospiti nel programma di Torino Spiritualità, figurano Björn Larsson, Stefano Massini, Éric-Emmanuel Schmitt, Chiara Valerio, Chandra Livia Candiani, Chiara Alessi, Vito Mancuso, Massimo Recalcati.
Questa XIX edizione di Torino Spiritualità, diffusa tra Circolo dei lettori, teatri e spazi culturali della città, suggerisce una riflessione sull’idea della nostra finitudine, sui legami che neppure la morte fisica cancella, sull’ipotesi dell’Oltre e sui nessi che, malgrado le nostre rimozioni, uniscono in maniera inscindibile la morte alla vita. Della morte siamo soliti dire che è l’unica certezza, e forse anche per questo ci sembra più sensato volgere i nostri pensieri alle possibilità della vita piuttosto che a ciò che resterà comunque incomprensibile, imprevedibile, inevitabile. Ma vita e morte non sono dimensioni nettamente separate, impossibile tenerle distinte perché la seconda puntellerà sempre la prima e la prima saprà farsi spazio nella seconda. E allora accogliere il pensiero della morte nella propria vita non è sprecare tempo: è dare al tempo più spessore, affinché la morte, quando verrà, ci trovi vivi davvero.