Pinerolese - 26 agosto 2023, 12:12

Il pinerolese Fabio Rosatti tra i maestri italiani della spillatura di Stella Artois

Il titolare del Gol D Roger Pub ha conquistato la seconda finale consecutiva del contest organizzato dal marchio belga

Fabio Rosatti alla finale dello scorso anno

“Spillare non è solo riempire un bicchiere di birra. Stella Artois ha il suo rituale e io cerco di eseguirlo sempre alla perfezione”. Non nasconde passione ed emozione, quando parla del suo mestiere. Fabio Rosatti è per la seconda volta consecutiva tra i 10 finalisti di Stella Artois Draught Masters Italia, contest organizzato dallo storico marchio belga, che fa capo al gruppo AB InBev. 42 anni, originario di Torino, dove ha iniziato a lavorare nel mondo dei pub, dal 2014 gestisce con la moglie Anna il Gol D. Roger di via Bertacchi a Pinerolo. Da subito alla spina ha servito Stella Artois, per poi toglierla per un periodo e poi riproporla ai suoi clienti.

Al contest è finito la prima volta tra i 50 migliori spillatori e negli ultimi 2 anni si è guadagnato la finale nazionale, che, quest’anno, si terrà il 26 ottobre all’Hotel Magna Pars di Milano.

“Il giorno più bello della mia vita è stato quello del mio matrimonio. Il secondo la mia prima finale -sorride -, è stata un’esperienza emozionante, perché ti ritrovi su un palco sotto gli occhi di 200 giornalisti, dirigenti… Ma sono andato via con l’amaro in bocca, perché avrei voluto vincere”. Ora potrà riprovarci, cercando di spillare tre pinte perfette, di cui due in contemporanea, come prevede il regolamento.

Il tutto seguendo un rituale in nove passaggi, che va dalla purificazione (l’immersione in acqua fredda del calice) alla presentazione (il calice servito al tavolo). “Stella Artois ti insegna a spillare bene la birra e io credo in questo progetto, perché aiuta le persone a imparare a bere bene: una birra spillata correttamente non ti dà sensazione di gonfiore e mal di testa” sottolinea Rosatti, che con i suoi risultati nel contest, si è aggiudicato anche il ruolo di ambasciatore del marchio belga: “Con gli altri ambasciatori, abbiamo creato un gruppo whatsapp dove ci confrontiamo e scambiamo idee. Ho avuto degli incontri anche con i vertici di InBev Italia”. Pensando alla finale del 26 ottobre, rivela: “So che sul palco l’emozione sarà la stessa dello scorso anno, perché, di fronte a quella platea che osserva cosa stai facendo e se lo stai facendo bene, mi tremeranno le gambe”.

Marco Bertello