Economia e lavoro - 30 agosto 2023, 07:00

Dagli USA il nuovo studio a favore delle sigarette elettroniche: funzionano contro la dipendenza

La sigaretta elettronica serve davvero a combattere la dipendenza dal fumo di sigaretta tradizionale?

Il mondo dello svapo è da sempre al centro dell’attenzione di tutti quegli studiosi che desiderano rispondere alla fatidica domanda: la sigaretta elettronica serve davvero a combattere la dipendenza dal fumo di sigaretta tradizionale? Dubbi e perplessità si legano soprattutto alla nascita tutto sommato recente della sigaretta elettronica: in breve, non esiste ancora tutta quella letteratura scientifica che invece caratterizza le conseguenze del fumo combusto. Per questa ragione, stabilire pro e contro rappresenta ancora un progetto ambizioso. Tuttavia, ultimamente un altro tassello è stato aggiunto al quadro degli studi condotti sulle e-cig.

Il nuovo studio americano su svapo e dipendenza da sigarette

Quando si parla di smettere di fumare, ormai si pensa spesso a sfruttare la sigaretta elettronica come principale alleato nella lotta alla dipendenza. I problemi legati al fumo combusto si legano tanto alla nicotina, quanto alla combustione che porta a inspirare insieme a essa sostanza dannose. Le conseguenze sono note, tanto per l’apparato respiratorio, quanto per quello cardiovascolare. Da qui, si spiega facilmente la necessità di rivolgersi a portali come https://vapr.store per acquistare una sigaretta elettronica capace di risolvere, insieme a una forte dose di forza di volontà, il problema.

Alcuni tuttavia dubitano della bontà della sigaretta elettronica e della sua efficacia. La letteratura di settore è per forza di cose ancora limitata, ragion per cui diversi studi stanno ancora concentrandosi sugli effetti a più lunga scadenza dello svapo. Tra le nuove ricerche, si distingue senza dubbio quella condotta da un gruppo di scienziati dell’Università di Medicina della Carolina del Sud, in collaborazione con altri ricercatori universitari del Tennessee Orientale, dell’Ohio, e dei centri per la ricerca su tabacco di Columbus e di ricerca sul cancro di Buffalo. A coordinare questo recente studio, si trova la figura di Matthew J. Carpenter, docente dell’Università della Carolina del Sud.

I dettagli sul nuovo studio sulla sigaretta elettronica

L’approccio dello studio americano qui in esame è stato definito naturalistico, poiché mirava a replicare nel modo più fedele possibile le reazioni dei fumatori al passaggio alla sigaretta elettronica. Si deduce dunque che al cuore della ricerca stia sempre l’annosa questione sugli effetti dell’e-cig sugli ex fumatori, sulla loro salute e sulla loro dipendenza. Il periodo impiegato per la ricerca è stato pari a 4 anni, tra il 2018 e il 2022, durante i quali sono stati coinvolti 640 fumatori adulti, desiderosi o meno di smettere di fumare.

Il campione è stato suddiviso in 2 gruppi: a 427 persone sono state fornite e-cig con ricarica gratuita e aromi differenziati per il primo mese di studio; le istruzioni fornite sono state minime, proprio per non inibire il passaggio allo svapo, troppo spesso rallentato o impedito dall’impressione di complessità legata alla sigaretta elettronica. Invece, gli altri 200 soggetti di controllo non hanno ricevuto la sigaretta elettronica. I questionari di autocontrollo si sono rivelati essenziali per valutare l’astinenza e gli effetti dell’allontanamento dal fumo combusto, in sostituzione dei controlli di persona resi molto più complessi dalla pandemia da covid-19 esplosa nel frattempo.

I risultati sullo studio per smettere di fumare

I risultati dello studio di Carpenter si sono rivelati piuttosto concordi nel sottolineare l’effetto positivo della sigaretta elettronica, come valido supporto dei soggetti desiderosi di smettere di fumare e contrastare l’astinenza. Gli effetti desiderati dagli scienziati si sarebbero dunque manifestati: i 400 svapatori avrebbero mostrato una maggiore capacità di combattere l’astinenza e una cresciuta disponibilità a smettere di fumare, rispetto a tutti i soggetti di controllo che non hanno ricevuto la sigaretta elettronica.

Non da meno, non bisogna considerare la sigaretta elettronica come un’alternativa automatica alla sigaretta tradizionale. Sebbene l’e-cig possa aiutare gli ex fumatori, non bisogna dimenticare la forza di volontà necessaria a smettere di fumare. Di certo, la possibilità di regolare o rimuovere del tutto la quantità di nicotina da svapare va incontro agli ex fumatori, così come la grande varietà di liquidi e aromi a disposizione, dai più cremosi e tabaccosi a quelli più freschi e agrumati, capaci di andare incontro a ogni palato e dunque stuzzicare la curiosità di svapatori vecchi e nuovi.

In termini di salute, inoltre, l’e-cig si rivelerebbe in ogni caso più sicura dei cerotti alla nicotina e di altre alternative meno note o lungimiranti, al punto che già in alcune nazioni si pensa a istituzionalizzare programmi per sostituire la sigaretta tradizionale con quella elettronica.