Il Covid ora è davvero alle spalle. Almeno per il turismo torinese, che numeri alla mano riesce non solo a pareggiare quanto fatto la scorsa stagione estiva, ma addirittura a crescere del 10% rispetto al 2019, quando la pandemia non era nemmeno all'orizzonte.
Si balla al ritmo del Kappa
Lo dicono i nuovi dati di Federalberghi, che nel periodo che va dal 21 giugno all'attuale mese di settembre hanno registrato un tasso medio di occupazione di quasi il 60%, poco sotto la performance del 2022, ma con un marcato incremento del 10% rispetto al 2019, quando il mese di agosto aveva perso il 7% rispetto all’anno prima. In particolare, il record positivo riguarda il fine settimana del Kappa FuturFestival con un tasso di occupazione dell’80% e un picco, nella serata del sabato 1° luglio, addirittura dell’85%. E' stata la notte con il miglior risultato di tutta l'estate.
La "riscoperta" di agosto? Fino a un certo punto
Ma non solo luglio e gli eventi dance. Torino, percepita come città turistica a tutti gli effetti, riesce a reggere anche nel mese di agosto, periodo dell'anno che storicamente veniva considerato di "bassa stagione". Quelle che un tempo erano le settimane in cui la città si svuotava mentre le persone andavano in ferie, oggi resiste grazie all’offerta culturale e museale. Ma rispetto all'anno precedente, una flessione si nota lo stesso. Se infatti giugno e luglio pareggiano il 2022, agosto segna un -20%. Il picco è stato raggiunto sabato 12 agosto, ma con una percentuale di occupazione ben più bassa di quanto registrato nel picco ferragostano (15 agosto) del 2022 con una flessione del 25%.
Lo sprint pre autunnale
Secondo le stime di Federalberghi Torino, però, il dato sull’estate del 2023 potrebbe migliorare se la previsione, positiva sul mese di settembre rispetto al 2022, dovesse trovare conferma a consuntivo. “I flussi turistici diretti verso Torino nei mesi estivi dimostrano che c’è stato un sostanziale pareggio rispetto allo scorso anno, è la conferma che Torino si è posizionata stabilmente nel mercato turistico internazionale e che viene percepita come una mèta turistica a tutti gli effetti – dichiara Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino – certamente dagli italiani, ma anche dagli stranieri che sono in continua crescita. La destagionalizzazione degli eventi, la programmazione culturale e la promo-commercializzazione della destinazione, unite all’effetto vetrina garantito da grandi appuntamenti come l’Eurovision e le Atp stanno dando i frutti auspicati. È utile continuare su questa strada. Le previsioni ci dicono inoltre che avremo un autunno dinamico che potrebbe dare una spinta tale al 2023 da farlo diventare l’anno di riferimento per valutare lo stato di salute del turismo a Torino nei prossimi anni”.