Dal 1° ottobre a Torino scatteranno gli aumenti delle strisce blu e dei biglietti bus. Dopo questa "stangata" passeggeri ed automobilisti potranno tirare un sospiro di sollievo: almeno fino al 2027 non sono previsti altri rincari. A spiegarlo l'assessore al Bilancio Gabriella Nardelli, rispondendo ad un'interpellanza del capogruppo dei Moderati Simone Fissolo.
I rincari dei biglietti
L'esponente della maggioranza ha voluto fare chiarezza sulle maggiori entrate per Gtt previste dagli aumenti e se questi "sbloccheranno gli aiuti in ritardo da Regione e Governo". Nel dettaglio dal 1° ottobre il biglietto City digitale valido per 100 minuti e 1 viaggio in metropolitana passerà da 1.70 a 1.90 euro, mentre il costo sarà di 2 euro per quello cartaceo. Multicity, il carnet da sei biglietti da 100 minuti, passerà da 10 a 11.80 euro.
Aumenti della sosta
I rincari riguarderanno anche la sosta a pagamento. La tariffa oraria smart passerà da 1 euro a 1.20 euro; la ridotta, da 1.30 euro a 1.50 euro; l'ordinaria, da 1.50 euro e 1.70 euro e la centrale, da 2,50 euro a 2,80 euro. Ma dopo questi aumenti i torinesi possono tirare un sospiro di sollievo: almeno sino al 2027 il prezzo di ticket e strisce blu rimarrà invariato.
Stop ai rincari fino al 2027
"Gli aumenti del costo dei biglietti - ha spiegato Nardelli - producono 6 milioni di euro dai biglietti, 2 milioni di euro dalla sosta e 550.000 dai parcheggi".
"La società - ha proseguito - ha presentato il suo piano finanziario nel quale non sono presenti ulteriori aumenti dal 2023 al 2027, quando scade l'accordo con la Città".
Soddisfatto dal fatto che non ci saranno altri rincari fino al 2027 Fissolo, che ha aggiunto: "Non vedo però da parte di Governo e Regione lo stesso sforzo dei cittadini torinesi nel sostenere il trasporto pubblico locale, come non vedo da parte di GTT un impegno a migliorare la gestione del personale e finanziaria dell'ente" ha concluso l'esponente di maggioranza.