Martedì 10 ottobre i taxisti hanno indetto uno sciopero nazionale. "Con l'avvicinarsi delle elezioni europee, il governo Meloni decide di gettarci in pasto all'opinione pubblica. L'articolo 3 del decreto asset ne è un chiaro esempio", spiegano in una nota gli autisti torinesi, per rendere chiare le ragioni della protesta.
"Le multinazionali chiedono a gran voce altri taxisti da spremere, grazie anche ai collaborazionisti interni. Lo scaricabarile tra governo ed enti locali, per nascondere le carenze del trasporto pubblico di linea e i conseguenti tagli, vengono scaricate sul servizio taxi, indicandoci come responsabili di tutti i mali del mondo", è il duro attacco mosso nei confronti della politica.
"E' ora di dire basta! Un decreto legge pericoloso, una situazione lavorativa che peggiora ogni giorno impongono una presa di posizione forte". Ed allora a Torino martedì 10 è previsto il raduno dalle ore 9.30 in piazza Vittorio, con il corteo che poi percorrerà via Po per raggiungere piazza Castello, dove è previsto un presidio sotto la prefettura dalle 10 alle 13.