"Avere uno dei principali luoghi di cultura e formazione della nostra Città, Palazzo Nuovo, tappezzato di manifesti inneggianti ad una presunta resistenza palestinese, anche di fronte ad azioni assassine e terroristiche che ricordano da molto vicino i rastrellamenti nazisti della seconda guerra mondiale, non può lasciare indifferenti", così Claudio Desirò, Segretario di Italia Liberale e Popolare, commenta le affissioni dei collettivi studenteschi nei corridoi dell'Università di Torino.
"L'ideologizzazione di estrema sinistra delle facoltà umanistiche della nostra Città non è cosa nuova, ma la solidarizzazione con il terrorismo islamico si e non può essere tollerato e lasciato impunemente esposto dalle istituzioni dell'Ateneo", aggiunge Desirò.
"Ci chiediamo fino a che punto si deciderà di non intervenire lasciando spazio ai deliri ideologici, antisemiti ed antisionisti se, anche davanti ad uccisioni di civili, decapitazioni di bambini e neonati, deportazioni di anziani e bambini, si decide di non intervenire. In un luogo di cultura e di formazione, si lascia spazio a pensieri antidemocratici a sostegno di chi, nel proprio Paese, sopprime i diritti, affama il proprio popolo ed ha come obiettivo l'omicidio mirato di ogni singolo infedele", continua Desirò.
"Che a Torino si lasci fin troppo spazio all'illiberalismo della sinistra estrema, a cui questi collettivi studenteschi fanno riferimento, è evidente da tempo. Esempio plastico è stata la rimozione immediata della bandiera di Israele dalla facciata di Palazzo Civico, esposta con azione bipartisan e rimossa in modo sollecito dal Comune. Probabilmente, le Istituzioni della nostra Città temono di contraddire parte dei loro sostenitori ed il Sindaco di contraddire parte della propria Maggioranza", conclude Desirò.