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Economia e lavoro | 19 ottobre 2023, 14:24

Caselle, ancora timori per i lavoratori della Torre di Controllo: "Rischio stop alla fine di novembre"

Uuiltrasporti, Ugl trasporto e Unica rilanciano l'appello: "Non ci sono stati passi avanti dalle nostre ultime richieste di chiarimento"

aeroporto di Torino

Timori per Torino Radar da parte dei sindacati

Torre di controllo, nessuna novità. E' questa la situazione in cui si trova "Torino Radar", all'aeroporto di Caselle, che secondo i timori sindacali dovrebbe chiudere i battenti alla fine del prossimo mese, in particolare nella notte tra il 29 e il 30 novembre. Il futuro è destinato a Milano.

"Dal comunicato di UGL Trasporto Aereo Torino del 3 ottobre non abbiamo ricevuto sostanziali novità. Sembrerebbe anzi che altri passi in avanti siano stati fatti e che, senza nessuna possibilità di appello, la notte tra il 29 e il 30 novembre prossimi Torino Radar chiuderà per sempre - si legge in una nota -. Il tempo scorre inesorabile e senza un cambiamento di rotta netto, un servizio di eccellenza del nostro territorio, unico nel suo genere, prestissimo non esisterà più. Manca veramente pochissimo, meno di un mese e mezzo e le preziose conoscenze 

accumulate negli anni da parte degli operatori di Torino non saranno più a disposizione dell’utenza, in particolare di quella che più ne ha bisogno: le tante scuole di volo, i voli di soccorso, il traffico di collaudo militare".


Non è certo la capacità, a mancare. Di recente è arrivata anche una lettera di encomio giunta al personale e alla Direzione da parte di un pilota dell’Aeroclub di Torino Aeritalia, in data 8 ottobre, il quale, dopo essersi trovato in un momento di difficoltà durante il suo volo, loda l’atteggiamento di dedizione e l’attenzione dimostrati da Controllori in servizio nel fornirgli assistenza, grazie alla specifica 

conoscenza delle particolari dinamiche afferenti tali tipologie di volo.

"Non vorremmo che, per ragioni di natura tecnica o per dinamiche che, nel corso del tempo, potrebbero verosimilmente mutare radicalmente e portare rinvii o perfino ripensamenti, il personale di Torino si ritrovi ad essere sacrificato inutilmente, perché ormai a ridosso della data stabilita per il transito". E ancora. "Ribadiamo il nostro no convinto a questo passaggio, perché crediamo fermamente di essere, con la nostra professionalità, indispensabili per il buon andamento 

del sistema del controllo del traffico aereo italiano, oltre che economicamente sostenibili per Enav. Amiamo la nostra Azienda e auspichiamo per essa un futuro solido e ricco di soddisfazioni ed è per questo che, nonostante il tempo scorra inesorabile, faremo il possibile, affinché questa decisione venga rivista".

Massimiliano Sciullo

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