/ Economia e lavoro

Economia e lavoro | 04 novembre 2023, 08:00

Anche le coop "allenano" le giovanili: torna Coopstartup Piemonte, bando per le nuove idee con un occhio a Google

Seconda edizione per il progetto di Legacoop e Coopfond per promuovere nuove idee imprenditoriali nel comparto

Anche le coop "allenano" le giovanili: torna Coopstartup Piemonte, bando per le nuove idee con un occhio a Google

Un nuovo concorso per start up, con in palio finanziamenti, percorsi di sviluppo e sostegno. Ma dove sta la novità? Nel fatto che in questo caso ci si rivolte al mondo delle cooperative. Torna con la seconda edizione Coopstartup Piemonte, bando che punta a scovare e valorizzare nuove idee di impresa, ma di tipo coop. Una forma che il prossimo anno (era il 1854) compie 170 anni dalla nascita della prima cooperativa, proprio a Torino.

Nuove imprese con il cuore sociale 

"È un progetto molto importante su cui puntiamo in maniera strategica per la creazione di una rete e per far nascere la cooperazione in luoghi in cui può avere cittadinanza, come le Università e gli incubatori. Il tutto mentre collettività e sostenibilità sono temi che hanno assunto un nuovo protagonismo", dice Dimitri Buzio, presidente di Legacoop Piemonte.

Premi e percorsi di accompagnamento 

La seconda edizione si tiene dal 6 novembre al 31 gennaio, per candidature di almeno tre persone con un progetto imprenditoriale che esista da inizio 2023. Per tutti, un processo gratuito di formazione, mentre le migliori saranno selezionate per un cammino che premierà con 6000 euro i migliori. Due premi speciali, poi: uno di Novacoop per la proposta green (mille euro) e una di Compagnia di San Paolo per i due progetti sociali migliori, da 5000 euro ciascuno. I vincitori saranno selezionati a giugno 2024.

Giovani, ma non solo

"È importante non solo l'aspetto dei giovani, ma anche l'intergenerazionalità all'interno delle cooperative - prosegue Buzio -, così come percorsi come la comunità, la parità di genere e la sostenibilità. Dove c'è una cooperativa c'è minore disparità sociale ed economica e questa è la direzione in cui vogliamo andare. Inoltre vogliamo regalare un'immagine migliore del mondo cooperativo, spesso deteriorata da cattivi esempi e sedicenti cooperatori".

"Siamo una realtà che vuole rafforzare il mondo cooperativo - dice Piero Ingrosso di CoopFond -, così come nel caso dei lavoratori che rilevano le proprie aziende fallite (workers buyout), ma non solo. Ci prendiamo cura di tutto l'ecosistema, variegato per tipologia, settori e dimensioni. Ma per nuovi bisogni delle comunità emergono le necessità di nuove imprese, magari associando ad aziende storiche start up emergenti. Dobbiamo poi invertire la rotta sulla presenza dei giovani e sulla loro conoscenza del nostro modello".

Occhiolino a Google

"Non dimentichiamo che Google sta puntando molto su agrifood e impresa sociale, con un occhio di riguardo proprio per i workers buyout - aggiunge Ingrosso -, ecco perché dobbiamo essere sempre pronti a mettersi in ascolto, visto che abbiamo esperienza ed ecosistemi adatti. Coopstartup è una porta d'accesso ideale".

Massimiliano Sciullo

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A DICEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium