Il 21 novembre, con sorpresa e sconcerto, Te Connectivity Italia ha comunicato ai sindacati l'intenzione di chiudere lo stabilimento di Collegno entro il 2025. Questa decisione è giunta come un fulmine a ciel sereno, soprattutto considerando le smentite dell'azienda alle indiscrezioni circolate la settimana scorsa sulla possibile chiusura.
“Si tratta di un drastico cambio di rotta senza che fosse emersa alcuna problematica aziendale, proprio mentre in tutto il territorio torinese è in corso una mobilitazione per la Lear” dichiarano Silvana Accossato, Presidente di Liberi Uguali Verdi in Consiglio regionale ed ex Sindaca di Collegno, ed Enrico Manfredi (Sinistra Italiana), Assessore di Collegno.
Te Connectivity Italia afferma di voler "riorganizzare le attività a livello globale", traducendo concretamente questa volontà nell'intenzione di spostare la produzione in Cina e negli Stati Uniti. Tale decisione comporterebbe il licenziamento di ben 222 lavoratori, con ripercussioni significative sulla già fragile situazione occupazionale del territorio.
“Questa annunciata chiusura è un ulteriore colpo per l'industria torinese, già in preda a una feroce deindustrializzazione che sembra non avere fine. È evidente che, ancora una volta, un'impresa cerca di disfarsi della sua responsabilità sociale, sacrificando il benessere dei lavoratori e il tessuto economico locale sull'altare di interessi globali” – sottolineano gli esponenti di LUV e di SI.
“Questa mattina in Consiglio regionale ho richiesto al Presidente Cirio e all’Assessora Chiorino di riferire in aula su questa vicenda e più in generale sulla situazione dell’industria torinese. Ci piacerebbe capire se Stellantis stia o no rispettando gli impegni presi con le istituzioni, perché ci sembra che a pagare siano sempre gli stessi” ha spiegato Accossato.
“Esprimiamo profonda preoccupazione per questa decisione e chiediamo al Governo e alla giunta regionale di non chiudere gli occhi di fronte a un altro caso di delocalizzazione senza scrupoli. Il silenzio non è un'opzione accettabile” concludono Silvana Accossato ed Enrico Manfredi ribadendo come “resteremo al fianco dei lavoratori e dei sindacati, pronti a impegnarsi affinché sia preservato il diritto al lavoro e si trovino soluzioni sostenibili per il futuro dello stabilimento di Collegno”.