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Attualità | 01 dicembre 2023, 16:48

"Guantoni granata" celebra i 20 portieri che hanno scritto la storia del Toro

Il libro di Gino Strippoli e Francesco Bramardo passa in rassegna i più grandi numeri uno. Sorrentino: "Marchegiani il migliore del Toro negli ultimi 30 anni, Donnarumma il top di oggi". E ricorda il rigore parato a Ronaldo

presentazione guantoni granata

"Guantoni granata" celebra i 20 portieri che hanno scritto la storia del Toro

Per il Toro non è un gran momento, dopo la sconfitta subita a Bologna. E tanto meno lo è per i suoi portieri, visto che dopo gli errori a raffica del titolare Vanja Milinkovic Savic lunedì sera è arrivato quello del suo vice Luca Gemello, che ha aperto la strada alla sconfitta. Per provare a ritrovare il sorriso (e avere anche una buona idea regalo per l'imminente Natale) ecco arrivare una bella pubblicazione dedicata ai numeri uno che hanno fatto la storia.

L'ultima fatica letteraria di Strippoli e Bramardo

"Guantoni Granata" è l'ultima fatica letteraria del tandem Gino Strippoli-Francesco Bramando, che in questi anni ha già dato alle stampe diverse pubblicazioni dedicate all'universo Toro, con il top raggiunto probabilmente con il libro dedicato a Gigi Radice, il tecnico dell'ultimo scudetto.

Le 250 pagine di questa pubblicazione (Priuli & Verlucca, 16,90 euro il prezzo di copertina) intendono ricordare un ruolo romantico come quello del portiere e la solitudine dei numeri uno che hanno fatto la storia del Toro, selezionandone 20 in base al numero delle loro presenze. Tante storie, alcune anche poco note al grande pubblico, tanti aneddoti e vicende per raccontare un ruolo diverso e anche un po' pazzo. Con nell'introduzione ricordata anche la famosa poesia dedicata al portiere scritta da Umberto Saba.

20 grandi portieri, da Bosia a Castellini a Sirigu

Da Vincenzo Bosia, il portiere con la coppola, ad Aldo Oliveri, campione del mondo nel 1938, da Valerio Bacigalupo a Bepi Moro, proseguendo per Lido Vieri e Luciano Castellini, per arrivare a Luca Marchegiani e ai giorni nostri, con Salvatore Sirigu, l'ultimo grande portiere ad aver indossato la casacca granata.

Tra i 20 portieri top della storia del Toro anche Stefano Sorrentino, che è stato il mattatore della presentazione avvenuta stamattina allo stadio Olimpico Grande Torino. L'ex portiere granata, ma anche del Chievo e del Palermo, oggi apprezzato opinionista televisivo, ha ricordato l'evoluzione del ruolo negli ultimi trent'anni: "Oggi si cerca il portiere che sa usare i piedi, ma ci si dimentica che è l'unico che può utilizzare le mani... I palloni sempre più leggeri hanno aumentato i problemi dei portieri, ma per me questo resta il ruolo più bello che esista. Anche se certi errori di noi portieri restano legati per tutta una vita (e cita Karius del Liverpool, nella finale di Champions del 2018 contro il Reak, ndr).

Sorrentino ricorda il rigore parato a Ronaldo

"Per giocare in porta ti deve mancare qualche rotella", scherza ancora Sorrentino, che poi ricorda il rigore parato a Cristiano Ronaldo, quando era al Chievo. "Io ero maniacale nel prepararmi contro il rigorista. Mi ricordai che solo una volta aveva tirato alla sinistra del portiere e pensai che quella volta volesse cambiare angolo, col punteggio già indirizzato. E così è stato". E da lì la mente torna a Copparoni che paro' il primo rigore a Maradona in Italia.

Marchegiani top granata, Donnarumma il migliore di oggi

Sorrentino ha poi raccontato di sentire ancora spesso il suo maestro Lido Vieri, poi cita anche Marchetti e Bucci, oltre a Marchegiani, che ritiene il migliore portiere granata degli ultimi 30 anni. "Il portiere deve giocare, soprattutto quando è giovane, io ho smesso a 40 anni quando ho capito che mi avrebbero fatto andare in panchina. Mio padre e Peruzzi i miei idoli da ragazzo, oggi i migliori sono Donnarumma, Vicario, Maignan e Neuer, se recupera e torna ai suoi livelli". Purtroppo nessuno di loro indossa la maglia granata.

Massimo De Marzi

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