Dopo anni di ingorghi, e ore perse dagli automobilisti imbottigliati nel traffico, Torino dice addio alla rotonda di piazza Baldissera. Al posto della rotatoria - dove confluiscono corso Principe Oddone, via Cecchi, corso Vigevano, via Stradella, corso Venezia e corso Mortara - arriveranno sei semafori intelligenti, che regoleranno il passaggio delle auto e camion in base ai reali flussi di traffico. Impianti che consentiranno di ridurre di un terzo i tempi di attesa rispetto a quelli attuali, arrivando ad una media di 91 secondi, con punte massime di 115.
Lavori al via nel 2025
Ed il nuovo volto della piazza sarà pronto entro un anno. A chiarirlo il sindaco Stefano Lo Russo, intervenendo questa mattina ai microfoni di radio Juke Box. "È un progetto a cui tengo molto, - ha spiegato - finanziato nell'ambito del Pon Metro Plus".
Dal punto di vista cronologico sono in "corso gli studi preparatori, per arrivare alla progettazione definitiva: questi verranno fatti e completati nei primi sei/otto mesi del 2024, per arrivare a gara fine 2024". "L'inizio dei lavori - ha aggiunto - sarà nel 2025: alcuni tempi sono comprimibili: cercheremo di accelerare, ma cantieri non saranno prima del 2025" .
5mila macchine all'ora
Dal punto di vista nel traffico, nelle ore di punta di passaggio dei pendolari (17.30-18.30) piazza Baldissera viene attraversata da circa 4.500/ 5mila veicoli, di cui una piccola percentuale (tra l'1% ed il 3%) sono camion. Ai mezzi si aggiungono anche i pedoni, le biciclette e i monopattini, che sommati sono tra i 200 e i 300 l'ora. "Piazza Baldissera così come è non funziona" ha chiosato Lo Russo.
Arriva il tram 10
Oltre alle criticità già note, come l'anello centrale troppo stretto, l'inserimento della linea tram 10 peggiorerà la situazione. I binari infatti taglieranno la rotonda, collegando via Cecchi a via Stradella: i passaggi frequenti (ogni 7 minuti circa) sono destinati a mandare in tilt il traffico. Da qui la decisione della città di mettere i semafori, mandando in soffitta l'idea del tunnel.
3-4 milioni di euro per l'impianto
Le lanterne hanno un costo economico nettamente inferiore: se infatti il sottopasso avrebbe significato per il Comune un esborso economico da 40 milioni di euro, per l'impianto semaforizzato e la sistemazione superficiale si stima una spesa tra i tre e i quattro milioni di euro.
"La soluzione principe del sottopasso, - ha poi aggiunto il sindaco - a causa dell'aumento dei costi energetici e rincari materiali, era irrealizzabile. Le piste circolari di attraversamento per pedoni e ciclisti sono pericolose: non avere il semaforo complica la vita".