Cultura e spettacoli - 12 febbraio 2024, 17:29

La magia dell'occhio: marchingegni e dispositivi per riflettere sul futuro

Giovedì 15 febbraio alla Galleria Gliacrobati

Giovedì 15 febbraio, alle ore 18, Galleria Gliacrobati (via Ornato 4, Torino) inaugura La magia dell’occhio, esposizione di Fabrizio Roccatello a cura di Bianca Tosatti e Tea Taramino, in mostra fino a sabato 30 marzo.

L’evento nasce nell’ambito del progetto Panopticon, a cura di Forme in bilico APS con Gliacrobati, Fermata d’autobus Onlus, Artenne, Accademia di Belle Arti di Torino, Dipartimenti educazione di GAM/Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Dipartimento di Design e Architettura del Politecnico di Torino, Sistema Museale di Ateneo dell’Università degli Studi di Torino, Tactile Vision Lab, con il sostegno della Città di Torino e di Fondazione CRT.

Le opere, che a prima vista paiono giocose, a un secondo sguardo svelano e trasmettono le inquietudini che abitano l’artista. Sono sculture schiettamente policrome, levigate con maestria, che sembrano ispirate in parte alla cultura pop, al design del Novecento, e nello stesso tempo dotate di un linguaggio visivo simbolico che fa pensare al neo-surrealismo, ma con qualche tocco di noir.

Sono opere, marchingegni, che invitano a pensare e si offrono all’interazione sia mediante dispositivi meccanici – che condizionano, intenzionalmente, la postura di chi agisce – sia attraverso messaggi provocatori fatti di chiodi acuminati, di sguardi indagatori, provenienti da oggetti, bambole e bambolotti amputati, a denuncia delle privazioni imposte dalle attuali generazioni a quelle del futuro. Le opere sono cariche di messaggi critici sul comportamento umano.