In occasione delle visite nelle carceri italiane promosse per Pasqua dal Partito Radicale Nonviolento, transnazionale e transpartito questa mattina due delegazioni hanno fatto visita presso il Carcere minorile Ferrante Aporti e presso il carcere Lorusso Cotugno delle Vallette di Torino.
Durante la visita al Ferrante Aporti sono stati incontrati alcuni dei 45 detenuti, per lo più stranieri. La delegazione era composta da Mario Barbaro, membro della Segreteria del Partito Radicale e Coordinatore dell’Associazione Marco Pannella di Torino e da Patrizia Corona, membro del Partito Radicale.
La visita al Carcere Lorusso Cotugno delle Vallette è iniziata alle ore 10 presso il reparto femminile del Carcere (110 detenute circa su 1400). Le 'ragazze' del femminile hanno illustrato tutte le problematiche causate da un sistema che funziona malissimo su vitto, assistenza sanitaria e farmaceutica, carenze di personale, specialisti medici ed educatori, sistemi telefonici spesso guasti, distanza dalle famiglie.
La delegazione era composta da Sergio Rovasio, membro del Consiglio Generale del Partito Radicale e Presidente dell’Associazione Marco Pannella di Torino, Roberto Capra, Presidente della Camera Penale del Piemonte Occidentale e Valle d’Aosta “Vittorio Chiusano” e dalla Garante dei detenuti del Comune di Torino, Monica Gallo.
La delegazione si è poi recata in visita presso la settima e l’ottava sezione, il reparto psichiatrico ‘Ex Sestante’ denominato ATSM (Assistenza Territoriale Salute Mentale), dove lo scorso 24 marzo si è suicidato con un lenzuolo il 31enne Fabrizio Alvaro Nunez Sanchez, il ventisettesimo suicidio tra la popolazione detenuta italiana. Davanti alla cella dove il detenuto si è impiccato il 24 marzo scorso, la delegazione ha osservato un minuto di silenzio; la cella è ancora sotto sequestro.
La delegazione ha poi proseguito la visita presso il reparto dei "sex offender" dove sono stati ascoltati i detenuti sulle difficoltà quotidiane dovute alla mancanza di socializzazione e totale inadeguatezza di specialisti e assistenze varie.
La delegazione ha potuto riscontrare che nulla è cambiato da quando lo scorso agosto a Torino si era recato il Ministro della Giustizia Carlo Nordio a seguito del suicidio di due donne a distanza si pochi giorni. Sovraffollamento, carenze igieniche e sanitarie gravi carenze di personale e specialistico.