Uno scatto, una storia - 12 aprile 2024, 09:00

Uno scatto, una storia: Rineke Dijkstra

RINEKE DIJKSTRA - Amoy Botanical Garden, Xiamen, April 23, 2006, 2006

Rineke Dijkstra è una rinomata fotografa olandese nata il 2 giugno 1959 a Sittard, nei Paesi Bassi.

È conosciuta per il suo lavoro nel campo della fotografia ritrattistica, la quale si concentra prevalentemente su tematiche e soggetti che rimandano al concetto di “transizione” e “cambiamento. Ad esso, infatti, sono correlati diverse serie di lavori che mettono alla luce e rappresentano la vulnerabilità umana e l'identità giovanile, espressa e ricercata nel periodo dell’adolescenza.

In seguito al completamento dei suoi studi, presso la Gerrit Rietveld Academie di Amsterdam dal 1981 al 1986, Dijkstra ha iniziò a sviluppare un suo stile distintivo, caratterizzato dall’accentuazione dei colori e delle linearità uniche dei visi umani.

Una delle sue prime serie più famose e nota è "Beach Portraits" (1992-2002), in cui ha fotografato numerosi adolescenti in spiaggia, catturando momenti di spensieratezza e spontaneità, ma allo stesso tempo dell'incertezza tipica di quell'età.

Il lavoro di Dijkstra si distingue per la sua capacità di mettere a nudo l'essenza dei suoi soggetti, spesso ritratti in pose naturali e senza artifici. Le sue fotografie sono, infatti, caratterizzate da uno stile sobrio e dall'uso sapiente della luce naturale.

Tra le opere più celebri di Dijkstra vi è il ritratto della ballerina di danza classica "The Krazyhouse" (2009), che mostra la danzatrice al termine di una performance, svelando la sua vulnerabilità e la fatica fisica.

Altre serie importanti includono "New Mothers" (1994-2004), che ritrae donne poco dopo il parto, e "Park Portraits" (1996-2000), che esplora l'esperienza adolescenziale nei parchi pubblici.

Durante la sua carriera Rineke Dijkstra ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per il suo contributo alla fotografia contemporanea, tra cui il premio Infinity Award del International Center of Photography di New York nel 1998 e il premio Hasselblad nel 2017.

Le sue opere sono, inoltre, esposte in importanti musei e collezioni di tutto il mondo, tra cui ricordiamo ad esempio, la Biennale di Venezia, contribuendo a definire il panorama della fotografia contemporanea.


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Giorgio Gatti