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Cultura e spettacoli | 20 aprile 2024, 11:29

"Confidenza", in sala l'ultimo film di Daniele Luchetti girato a Torino: "Per me è la seconda Cinecittà"

Il regista sarà presente alla proiezione al Cinema Romano: "Tutte le volte che vengo qui mi sento a casa"

"Confidenza", in sala l'ultimo film di Daniele Luchetti girato a Torino: "Per me è la seconda Cinecittà"

“Torino per me è la Cinecittà 2” così il regista Daniele Luchetti che proprio qui a Torino ha realizzato una parte delle riprese per il suo ultimo film, Confidenza.  

La troupe ha girato per una settimana nel capoluogo piemontese  nell’ottobre 2022 con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte. Tra i luoghi coinvolti Palazzo Carignano e Palazzo Saluzzo Paesana per ricreare il Palazzo del Quirinale; la sua Galleria Umberto I e il Caffè Platti di corso Vittorio Emanuele II. 

“Ogni volta che facciamo qualcosa a Torino sono contento. Mi piace talmente tanto perché può essere Torino, ma anche tanti altri posti. La versatilità e professionalità che si trovano qui la rendono un luogo ideale per ambientare i film. Tutte le volte che vengo qui mi sento a casa” spiega Luchetti.  

Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Domenico Starnone. Quanto vi rimane fedele?
“Quando leggo i libri di Domenico Starnone sembra che mi conosca meglio di me stesso. Entra nell’animo umano in una maniera talmente precisa che sembra raccontare le biografie di chiunque. Il film è molto vicino all’idea centrale del romanzo. Si costruisce una narrazione intorno a un buco nero. L’intelligenza del pubblico deve stare sulle spine, deve essere manipolata dalla tensione. Questo è l’elemento principale in comune, i dettagli contano poco”.  

La storia si sviluppa sulla storia di Pietro, insegnante di liceo, che ha una relazione con una sua ex studentessa, Teresa. I due si lasciano ma restano per tutta la vita vincolati da una confidenza, un segreto, che si sono confidati l’un l’altro. Una confidenza che segnerà tutta la vita di Pietro.

Che cosa rappresentano nel film l’uno per l’altra?  

“Teresa sceglie la libertà, è Pietro che si sente incatenato. Teresa rappresenta quel super-io che ti vincola a un comportamento socialmente accettabile, che ti dà le regole Attribuisce a questa donna libera la propria prigione. Ha bisogno della paura, ha paura di sentirsi sbagliato e sul punto di sentirsi smascherato”.  

C’è qualcosa di Pietro in cui si riconosce? 

“Mi sento legato perché quando ero abbastanza giovane ho iniziato a ricevere presto dei riconoscimenti per il mio lavoro. Sono stato lodato per cose che mi sembravano normalissime. Parallelamente al piacere di sentirsi dire bravo, mi sembrava di essere un impostore. Si forma questo sentimento sbilenco che ti accompagna per cui più ti senti spronato più dagli insuccessi che dagli successi, è uno strano sentimento in cui mi riconosco”. 

La musica del frontman dei Radiohead Thom Yorke, ha un ruolo di primo piano lungo tutto il film, come è stata composta? 

“Ho scelto un collaboratore d’eccezione che ha fatto pochissime colonne sonore. Abbiamo lavorato fianco a fianco. Volevamo una colonna sonora sbagliata, cioè che si riferisse alle parti di inquietudine, che facesse capire che c’era qualcosa che stava andando storto. Thom ha composto una colonna sonora con cui si sottolinea quell’elemento di sbilenco”.  

Uno dei temi all’intento del film è quello della scuola, cosa ne pensa della scuola di oggi? 

“Ho una figlia adolescente e mi rendo conto che le problematiche di oggi sono totalmente diverse da quelle del ’95. Trovo in generale che la scuola sia meno centrale per la vita degli studenti, ho l’impressione che sia solo uno dei molti stimoli che ricevono durante la giornata. Mi chiedo quanto sia difficile mantenere concentrazione. La scuola ha bisogno di adattarsi alle tematiche odierne, ha altre tematiche con cui confrontarsi. Il mondo è cambiato”.  

Il film che vede tra i protagonisti Elio Germano, Federica Rosellini, Vittoria Puccini, Pilar Fogliati, Isabella Ferrari, sarà  in sala dal 24 aprile. Sarà presentato in anteprima in una serata evento domenica 21 aprile alle ore 18.15, al Cinema Romano. Il regista sarà presente in sala al termine della proiezione per un confronto con il pubblico.

 

 

Chiara Gallo

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