Durante il corso dei primi anni '70, Stephen Shore è stato uno dei primi fotografi a lavorare quasi esclusivamente a colori quando ancora si definiva la fotografia "fine art" esclusivamente come immagini stampate a mano in bianco e nero.
Nella sua serie del 1971 "American Surfaces", Shore ha guidato attraverso il paese scattando ossessivamente foto a colori di camere di motel, fast food, parcheggi e altri numerosi luoghi caratterizzati da colori vibranti.
Nato il 17 ottobre 1947 a New York City, negli Stati Uniti, Shore mostrò uno spiccato interesse per la fotografia sin da giovane età, tanto che la sua famiglia gli portò in regalo la sua prima macchina fotografica all'età di sei anni.
Crescendo a Great Neck, Long Island, frequentò la Lawrence High School, dove iniziò a sviluppare ulteriormente il suo talento per la fotografia, e, durante l'adolescenza, partecipò attivamente a differenti corsi di fotografia al Museum of Modern Art di New York.
All'età di 14 anni, Shore ricevette il suo primo lavoro come fotografo commerciale, aprendo poi la strada alla sua carriera futura. Inoltre, in questo stesso periodo, vendette le sue prime stampe a Edward Steichen, alla collezione permanente del Museum of Modern Art.
Fu in particolare questo precoce successo a segnare l'inizio di una carriera eccezionale nel mondo della fotografia.
Pochi anni più tardi, Shore fu introdotto da un amico comune ad Andy Warhol all’ambiente artistico e lavorativo di quest’ultimo. Questo incontro ebbe un'enorme influenza sulla direzione artistica di Shore, tanto che, fu proprio Warhol a insegnarli l'importanza di catturare la vita quotidiana e di ricercare la bellezza nell’ordinarietà delle piccole cose.
All'età di 24 anni, Shore intraprese un leggendario road trip attraverso gli Stati Uniti, durante il quale fotografò paesaggi, persone e oggetti incontrati lungo il percorso. Le fotografie risultanti furono pubblicate nel 1972 all’interno del suo libro "American Surfaces", che è diventato un classico della fotografia contemporanea.
Le immagini, spesso catturate con una sensazione di casualità e senza pretese, sono diventate famose per il loro realismo e per l'attenzione ai dettagli della vita quotidiana americana.
Oltre alla sua carriera di fotografo, Shore insegnò anche fotografia all'Università di Bard.
L’artista, in aggiunta, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per il suo lavoro, tra cui una borsa di studio Guggenheim e una borsa di studio della National Endowment for the Arts.
L'eredità di Stephen Shore nell'arte fotografica è profonda e duratura e la sua capacità di trovare bellezza nella banalità ha reso il suo lavoro universale.
La sua audace esplorazione del colore e della vita quotidiana ha ispirato intere generazioni di fotografi, attraverso immagini che sono considerate icone della cultura americana.
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