Nato a Torino nel 1979, cresce in una famiglia dove il cibo non era solo nutrimento, ma una forma d'arte e un linguaggio universale, il torinese Luigi Boccia ha sempre avuto un'affinità speciale con il cibo. Fin da giovane trascorreva ore a osservare, catturando non solo i sapori, ma anche i colori e le texture che rendevano ogni piatto un'opera d'arte.
Dopo anni di reportage nel mondo degli eventi, ha deciso di combinare le sue due grandi passioni, il cibo e la fotografia, mettendo in piedi il progetto “Cibografia”, che racconta con le immagini l’importanza del messaggio fotografico unito al tesoro gastronomico delle piccole aziende italiane.
Per Luigi il cibo è un mezzo che esprime cultura, tradizione, e identità. Ogni piatto racconta una storia, e attraverso le sue fotografie cerca di catturarne l’essenza; ecco perché le sue opere sono perlopiù focalizzate sulle materie prime, rendendole uniche e mai banali. L’utilizzo principale sono le tonalità scure, per lui sinonimo di eleganza e di emozione.
Nel 2023 entra a far parte dei “Magnifici 7 (Fotografi) e il cibo dietro l’obiettivo” con altri 6 professionisti del settore tutti piemontesi, raccontando il suo percorso all’interno del prestigioso Magazine cartaceo “IL PIEMONTE”, a cura di Guido Barosio.
Tuttavia, il vero successo risiede nel poter comunicare attraverso le sue fotografie. Ogni scatto è una dichiarazione, un invito a rallentare cogliendo la bellezza e la diversità del cibo che ci circonda e cercare di trasmettere un messaggio di apprezzamento e rispetto per coloro che lo preparano.
Le sue immagini hanno il potere di ispirare e di far riflettere sulle nostre abitudini alimentari e sulle relazioni con il cibo, che attraverso i suoi occhi diventa un'opera d'arte, un mezzo per connettere le persone e per celebrare la diversità e la bellezza del mondo culinario.
Oggi continua a viaggiare per l’Italia con il suo ultimo progetto “TripFood” insieme alla collaboratrice Stefania Fracasso, nella ricerca di nuove ispirazioni e storie da raccontare attraverso la sua arte.
Con i suoi scatti vuole celebrare la bellezza e le connessioni tra cibo e uomo, con l’intento di lasciare un messaggio indelebile ed essere fonte d’ispirazione per le future generazioni.
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