E poe...sia! | 15 giugno 2024, 09:44

Viaggi solidali(.it)

La differenza tra viaggiatore e turista

illustrazione di Monica Gori

illustrazione di Monica Gori

C'è chi vive viaggiando e chi viaggia vivendo. Quel che resta certo è l'infinito desiderio dell'uomo di evasione, conoscenza, scoperta e – perché no – divertimento.

Fatto interessante: gli introiti legati al settore turistico, nonostante i pesanti rincari degli ultimi anni, continuano ad aumentare cavalcando il ritrovato bisogno (post-epidemia) di muoversi e gestire autonomamente spazi e tempo. Soprattutto da quando la routine ha ripreso il posto di comando nelle nostre vite, limitandoli e confinandoli a brevi periodi di vacanza qui e là.

Non solo: youtuber, travel blogger, fotografi e impavidi reporter naturalistici non fanno altro che stimolare quella che i cugini spagnoli definiscono “boca agua”. Sì, esatto, l'acquolina in bocca! Scenari mozzafiato, culture affascinanti quanto oscure, colori e storia: come non bramare IL VIAGGIO? Destinazione a parte, nulla compete con la magica sensazione di partire inseguendo l'avventura e un futuro ancora da scrivere, per tornare a casa consapevoli, arricchiti e ancora più curiosi.

Tuttavia, in qualsivoglia ambito, l'ottimizzazione di un'esperienza passa per la modalità con cui essa stessa è vissuta. E c'è una grande - ma che dico - enorme differenza tra chi esplora il mondo da turista e chi lo fa da viaggiatore.

Non basta certo “spostarsi”, letteralmente parlando. Il viaggiatore, sin da casa, coltiva un'attitudine, uno stile di vita basato su rispetto e umiltà. Tutt'altro che d'impulso, decide di partire per imparare; né per sfruttare contesti e persone né per alimentare comportamenti insostenibili se non addirittura crudeli. Si avvicina in punta di piedi a ciò e a chi non conosce, grato della varietà di colori-odori-culture-caratteristiche. Tutto pesa sulla bilancia della crescita. Eppure, contemporaneamente, il suo cuore prende il volo, sempre più leggero e libero dagli schemi di una realtà minuscola: la propria.

Questo concetto l'hanno ben capito i fondatori e membri di Viaggi Solidali, cooperativa sociale e tour operator aviglianese. La loro particolarità? Accompagnare con etica, passione e professionalità migliaia di viaggiatori ogni anno a scoprire l'Italia e il resto del mondo. Come? Sostenendo un turismo responsabile, fatto di “volti umani” e “incontri profondi” con le comunità locali.

La storia della cooperativa comincia nel novembre 2004 con la sua costituzione e ancora oggi ha sede a Torino nel quartiere di Porta Palazzo, quanto mai emblematico e centrato con gli obiettivi e la filosofia d'azione. In quasi vent’anni di attività realizza centinaia di viaggi, secondo i principi dell’Associazione Italiana Turismo Responsabile (AITR), di cui è socia. Oltre all'attività di tour operator, che col tempo è divenuta la principale, si è profuso crescente impegno nella diffusione delle buone pratiche legate al turismo responsabile e nella sensibilizzazione del pubblico: ne sono prova i numerosi eventi divulgativo-formativi in stretta collaborazione con associazioni, amministrazioni pubbliche, scuole e università.
Insieme a loro e a varie ONG (Cisv, Icei, Oxfam, Cospe, Acra) si è inoltre preso parte a progetti e interventi

orientati allo sviluppo sostenibile del territorio, sempre secondo i principi sopracitati.

Infine, nel 2010, Viaggi Solidali si è resa protagonista e fautrice di un'idea a dir poco brillante. Raramente ho intravisto progetti così integranti, radicati nel contesto e nei suoi bisogni sociali. VS, infatti, ha sviluppato un format di viaggio unico nel suo genere, ribattezzato “Migrantour” e premiato con il World Responsible Tourism Award. Come ben si può intuire, si tratta di visite e approfondimenti guidati da migranti, per un'immersione autentica negli occhi e nell'anima dell'altro. Un mondo nuovo, preziosissimo, che spesso si apre e si offre a pochi passi dalle nostre case.

Come i diretti interessati spiegano, “le proposte sono vere vacanze in cui si viaggia su itinerari già sperimentati, cercando di prendersi il tempo necessario per assaporare il gusto dell’incontro interculturale e della conoscenza”. Più che pacchetti, esperienze di vita e crescita!

Servono viaggiatori “che abbiano voglia di ammirare paesaggi e monumenti, ma anche di scoprire il mondo nei suoi aspetti più autentici, oltre gli stereotipi del turismo di massa”.

Nella fase organizzativa, si privilegia la scelta di corrispondenti e fornitori LOCALI, in modo tale da garantire quanto più ritorno economico possibile alle comunità autoctone. Essenziale è pure la formazione dei viaggiatori: “entrare” nei costumi e nella cultura del luogo ben prima di partire permetterà loro migliore comprensione e maggiore empatia durante il viaggio. Ancora, ad elevare l'etica di VS, concorre la decisione di utilizzare mezzi di trasporto locali e pernottare in piccoli hotel a gestione familiare – spesso, addirittura presso nuclei familiari veri e propri!

Ultimo eppure principale scopo dei viaggi, il versamento di una quota solidale pro-capite che vada ad alimentare un Fondo per lo Sviluppo e sia perciò INTERAMENTE devoluta a progetti di sviluppo locali (tra l'altro, visitati dai viaggiatori durante la vacanza) e alle ONG con cui VS collabora strettamente. Finora, il Fondo per lo Sviluppo ha erogato una cifra complessiva superiore ai 500 mila euro!

“Tra le realtà beneficiarie delle quote di solidarietà: la “Mammadù Italia Onlus” in Namibia, l’Associazione “Asilo di Samarcanda” in Uzbekistan e l’Associazione “San Benedetto al Porto” in Repubblica Dominicana”.

Facciamo adesso un breve recap: viaggi autentici, destinazioni e tipologie di vacanza per tutti i gusti, plus solidale, visite ai progetti sostenuti, sviluppo di comunità e fornitori di servizi locali, mediatori culturali al posto delle “solite” guide turistiche, ricordi impagabili, basso impatto sull'ambiente; serve sapere altro?

A seguito di una serie di eventi mediatici che negli ultimi mesi ci ha privato della fiducia in chi dice di voler far bene ma, ahinoi – per malafede o scarsa attenzione – al prossimo non dona altro che menzogne, cosa può esserci di meglio che affidarsi ad una cooperativa realmente impegnata nel sociale, SOLIDALE, con decenni di duro lavoro alle spalle e centinaia di persone aiutate ogni giorno a vivere un'esistenza più dignitosa? E, mica poco, pure piemontese?

A tutti noi, tirando le somme, cosa è richiesto? Scegliere di sostenere un turismo responsabile!

La poesia di oggi è affidata alla penna di un'instancabile paladina del verso, Rosanna Frattaruolo: poeta, pluripremiata, redattrice e divulgatrice culturale; una donna che senz'altro “vive viaggiando”, tra le vie del suo quotidiano soprattutto.

13 agosto a Citara emergono luoghi lontani da risanare

o depennare dalla cartina storico-sentimentale

Ivrea è da abbattere e ricostruire di lieti discorsi

non voglio più riconoscere certe vie

non urlare ché ti sento a ogni angolo”

(tratta da "Fegato in cartolina. Je vais te dire un secret", Il Convivio editore)

 

Questo verso in particolare:

Emergono luoghi lontani

Non pensate che, per emergere, serva scavare?

Pensateci su.

Alla prossima

Johanna Poetessa

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
Mi trovate anche su Wikipoesia!

E POE...SIA!
Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
Perché no!? Perché non recuperarla dal cassetto, vestirla con abiti nuovi, freschi, darle una possibilità? La possibilità di emozionarci, semplicemente questo: riflettere, sentire qualcosa, qualsiasi cosa, con e grazie a Lei.
Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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