L'attraversamento pedonale di corso Vercelli, di fronte al Liceo scientifico Giordano Bruno, si sta trasformando sempre di più in un vero e proprio incubo per la Circoscrizione 6. Infatti a causa dei problemi legati alla tipologia di semaforo lampeggiante, che risulta creare non pochi problemi per i pedoni specialmente negli orari di ingresso e di uscita degli studenti da scuola, la 6 ha avanzato la richiesta di cambiare l'impianto semaforico.
I semafori sonori per ipovedenti
L'obiettivo della Circoscrizione è di ripercorrere le orme di un vecchio progetto, che nel marzo 2023 aveva permesso alle vie Oxilia e Patetta l'installazione di semafori sonori a prova di ipovedenti. "Ci siamo trovati nella stessa situazione degli anni scorsi riguardo l'incrocio di via Oxilia, in quell'occasione la città aveva dato risposte e ne servono di nuove perchè il tema riguarda sicurezza e inclusione", spiega il presidente della 6 Valerio Lomanto.
"Questo attraversamento fa parte di un corso a percorrenza veloce davanti a una scuola. Non è possibile che non abbia un semaforo adeguato alla sicurezza degli studenti - commenta il consigliere di Circoscrizione di FdI Roberta Braiato - Abbiamo bisogno che sia un attraversamento per tutti, quest'area è la dimostrazione di come le risorse non vengano investite per abbattere le barriere architettoniche".
Abbattere le barriere architettoniche
I lavori richiesti inoltre non hanno tempo da perdere: a settembre riapriranno le scuole e in particolare, nell'istituto Giordano Bruno, inizierà il suo primo anno di scuole superiori la giovane Gaia. Una ragazza ipovedente (appena uscita con il massimo dei voti dall'esame di terza media) che nelle condizioni attuali non riuscirebbe ad attraversare il corso in sicurezza.
Obiettivo il nuovo anno scolastico
"Gaia è ipovedente, l'unico occhio che vede è periferico e non vede oltre un decimo. I pericoli della strada sono innumerevoli e lei non riesce a vederli in tempo - spiega la mamma - L'installazione del semaforo sono consentirebbe a Gaia di attraversare autonomamente e in sicurezza. Nel 2024 è assurda una realtà che parla di inclusione ma che non riesce a realizzarla, negli altri paesi la situazione è nettamente diversa".
"La speranza è che entro settembre si risolva il problema - continua la madre di Gaia - non possiamo vivere con l'ansia che i nostri figli possano essere investiti mentre vanno a scuola".