Attualità - 16 luglio 2024, 09:55

"Eravamo piccoli Pelè": il Brasile della metà degli anni Cinquanta (con il calcio sullo sfondo) nell'ultimo libro di Darwin Pastorin

Il rapporto speciale tra un nonno e la nipotina a San Paolo, tra interminabili partite a pallone, in una storia da leggere tutta d'un fiato

La copertina di "Eravamo piccoli Pelè", ultima fatica letteraria di Darwin Pastorin

Giovanni e Giada sono una bella coppia. Un nonno poco più che sessantenne e una nipotina di 6 anni, intelligente e sensibile, appassionata di calcio. Comincia così la storia raccontata da Darwin Pastorin nel suo ultimo libro "Eravamo piccoli Pelè", in uscita oggi.

Se vogliamo, è in parte la storia della sua famiglia emigrata in Brasile agli albori del secolo scorso. E lì, a San Paolo, che a metà degli anni Cinquanta nonno Giovanni è nato, è lì che è cresciuto, con quelle interminabili partite a calcio con gli amici e compagni. Sulla loro strada, però, si mette la temibile banda dei Pedro, anche loro figli di immigrati, che vagano di piazza in piazza a esercitare la legge della sopraffazione. Come uscirne? La via verrà trovata su un campo di pallone, naturalmente.

Ma non andiamo oltre, per non svelare troppo di questo libro. Giornalista sportivo di razza, già vice direttore di Tuttosport e poi alla guida di Stream, Tele+, Sky Sport e altri incarichi di prestigio, Pastorin con questa opera conferma una volta di più la sua innata capacità di raccontare storie e aneddoti, partendo da episodi della vita personale, dove realtà e fantasia, sport e quotidianità si intrecciano e si fondono magicamente.

Intanto, in questi giorni, per festeggiare il suo terzo anno da cittadino onorario di Nichelino, Pastorin ha deciso di donare due borsoni di libri di letteratura sportiva alla biblioteca civica Giovanni Arpino: la sezione sportiva così sta diventando sempre più ricca di volumi e di tutti gli sport. "Un altro sogno realizzato", ha detto il giornalista.