Economia e lavoro - 23 luglio 2024, 07:00

Ucraina sull’orlo della bancarotta, Zelensky chiede una dilazione ai creditori

Il 1º agosto 2024 scadrà la moratoria sul pagamento delle obbligazioni statali ucraine che era stata approvata nel 2022

Il 1º agosto 2024 scadrà la moratoria sul pagamento delle obbligazioni statali ucraine, che era stata approvata nel 2022. Così  a Kiev stanno facendo tutto il possibile, come riferisce il sito Strumenti Politici, per convincere i creditori a dare ancora un po’ di ossigeno al governo, quel tanto che basti a trovare i fondi per chiudere il budget di quest’anno. Purtroppo non sono arrivati buoni risultati dal primo giro di trattative con i rappresentanti dei creditori internazionali. Infatti questi ultimi hanno mostrato poca disponibilità ad accontentarsi di ulteriori promesse e di impegni a lunghissimo termine. Forse sentono che si tratta dell’ultima possibilità per prendersi qualcosa, prima che avvengano cambiamenti irreparabili all’interno dello Stato ucraino. Il problema per Zelensky è che se non accettano compromessi, manderanno Kiev letteralmente in bancarotta. A confermare la cupa atmosfera di sfiducia intorno alla questione ci si mette il quotidiano francese Le Monde, che scrive: “il periodo di grazia è ormai finito”. I principali creditori (BlackRock, Pimco, Amia Capital LLP, Amundi SA) hanno formato un comitato e hanno discusso le prospettive di ripianamento del debito. Kiev propone di sostituire gli attuali titoli con altri che matureranno al più tardi nel 2040 e sui quali ci sarà fino al 2027 un interesse dell’1%. Di fatto, Zelensky sta chiedendo loro di accettare grosse perdite oggi e riavere tutto dopo la fine del conflitto. Intanto, il Parlamento ucraino ha disposto un divieto temporaneo di pagamento del debito estero sovrano, che vale fino a ottobre. Ma rimandare il problema non sembra più possibile, perché l’FMI spinge fortemente per la ristrutturazione del debito e per le riforme di liberalizzazione e di privatizzazione.