Attualità | 05 agosto 2024, 16:10

Matrimonio nella cascina di Stupinigi, ma all'arrivo degli sposi le porte sono chiuse: "Un momento di felicità trasformato in sconforto"

La vicenda successa a una coppia di Nichelino: "Ci hanno risposto con il silenzio e a noi resta l'amarezza di non aver avuto la cerimonia che sognavamo e per la quale ci siamo mossi in largo anticipo"

Matrimonio nella cascina di Stupinigi, ma all'arrivo degli sposi le porte sono chiuse: "Un momento di felicità trasformato in sconforto"

Immaginate di celebrare il giorno del vostro matrimonio in una delle location più suggestive del Piemonte, ma il giorno del fatidico sì di trovare le porte chiuse. 

È quello che è successo a una coppia di promessi sposi, Roberto ed Eleonora, di Nichelino che avevano in programma di pronunciare i voti davanti a un ristretto numero di invitati nella cascina dell'Ordine Mauriziano di Stupinigi, a pochi passi dalla maestosa Palazzina di Caccia. 

"Dopo 8 anni insieme decidiamo di suggellare il nostro amore con il matrimonio civile - spiegano i due -. Avviamo quindi le procedure suggerite già il 29 dicembre 2023. Contattiamo l'associazione "Stupinigi è" che si occupa della messa a disposizione della cascina Ordine Mauriziano. A marzo 2024 e nelle ultime email ci viene confermata la prenotazione della location e della data da noi scelta: il 6 luglio 2024". 

Da lì, l'invito a provare la location. 

"Accettiamo e ci rechiamo alla cascina in aprile: erano presenti due collaboratrici dell'associazione e la proprietaria del fiorario: quest'ultima ci mette al corrente della possibilità di decorare con alcuni fiori la location, ovviamente facendoci presente che questo è un plus e che non sussisteva alcun obbligo. Prima di andarcene confermiamo a voce che il nostro è un matrimonio semplice, senza troppi fronzoli e che non saremmo stati interessati ad addobbi aggiuntivi". 

Da quel momento le comunicazioni tra sposi e associazione si interrompono. "Dopo la conferma tramite email e la visita in loco non ci risultavano altre motivazioni per la quale dovevamo noi contattare l'Associazione; ad ogni modo nemmeno l'Associazione stessa si è palesata dopo questo ultimo incontro, nè via email nè tramite contatto telefonico."

I due restano comunque in contatto con il Comune di Nichelino che conferma la data scelta e invia il bollettino da pagare per il servizio (500 euro).

"Il Comune riceve da noi il pagamento nella stessa settimana e ci conferma che sarebbe arrivata il 6 luglio alle ore 12.30 un rappresentate dell'attuale amministrazione comunale e un a loro collaboratrice, come da prassi".

Arrivati alla fatidica data del 6 luglio, con al seguito una ventina di invitati, i futuri sposi ricevono l'amara sorpresa. "Nonostante fosse una cerimonia laica e ristretta, eravamo molto emozionati e per assicurarci che tutto fosse in ordine ci siamo recati alla location con 40 minuti di anticipo. Notiamo subito il portone della cascina chiuso e due signore indaffarate con il telefono con fare piuttosto concitato, ma in quel momento non ci siamo preoccupati. Scopriremo successivamente che le due figure erano proprio la Vice Sindaco di Nichelino, Carmen Bonino, e una funzionaria del Comune che stavano provando a contattare l'Associazione senza successo".

"Dopo un'attesa durata fino alle 13 tutti i presenti, noi compresi, ci siamo arresi all'impossibilità di accedere alla location per celebrare il nostro matrimonio. La vice Sindaco e la funzionaria del Comune di Nichelino ci propongono di celebrare ugualmente il matrimonio nella sala consiliare del Comune. La vice Sindaco riesce a mettersi finalmente in contatto con l'associazione la cui risposta ha dell'incredibile. La colpa per la mancata presenza delle persone adibite a darci accesso alla cascina era proprio la nostra perchè dopo aprile 2024 non avevamo più contattato l'associazione per far sapere nostra scelta riguardo ai fiori e a eventuali addobbi. Questo ci ha rammaricato davvero molto e ha trasformato un momento di assoluta felicità in sconforto. Chi aveva ritenuto che il nostro matrimonio debba essere annullato senza alcuna comunicazione solo perchè non avevamo scelto addobbi o fiori aggiuntivi?".

In seguito Roberto ed Eleonora hanno ricevuto le scuse ufficiali da parte dell'Associazione per quanto accaduto e la rassicurazione da parte del Comune di Nichelino di rimborso dell'intera cifra sostenuta.

"Ci aspettavamo una presa di posizione dai responsabili di questa irrimediabile negligenza. Invece ci hanno risposto con il silenzio e a noi resta l'amarezza di non aver avuto la cerimonia che sognavamo e per la quale ci siamo mossi in largo anticipo."

L'Ordinane Mauriziano, che gestisce la Palazzina di Caccia, non la cascina in questione, ha preso le distanze dalla vicenda: "In merito alla spiacevole disavventura capitata alla coppia di sposi il giorno del matrimonio nella location della Cascina di Stupinigi, la FOM - Fondazione Ordine Mauriziano, ente proprietario della Palazzina di Caccia, precisa che la Cascina non fa parte del complesso della residenza reale e la proprietà non è quindi della Fondazione Ordine Mauriziano, che non è in alcun modo responsabile dell’accaduto."

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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