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Economia e lavoro | 10 agosto 2024, 12:00

“Rivalutare i bianchi del Pinerolese”, una delle sfide di Mauro Camusso

Il rappresentante dell’azienda bargese l’Autin è la nuova guida del Consorzio di tutela vini Doc. Succede al bricherasiese Luca Trombotto de La Rivà

Mauro Camusso, nuovo presidente del Consorzio di tutela vini Doc Pinerolese

Mauro Camusso, nuovo presidente del Consorzio di tutela vini Doc Pinerolese

Mauro Camusso, dell’azienda vitivinicola bargese L’Autin, guiderà il Consorzio di tutela vini Doc Pinerolese nei prossimi tre anni. Succede al bricherasiese Luca Trombotto di La Rivà che ha ricoperto il ruolo di presidente per due mandati consecutivi. Per i prossimi anni la sfida di Camusso - che è stato eletto nelle scorse settimane - sarà far riscoprire l’importanza della storia vitivinicola del Pinerolese e di rivalutare il ruolo dei bianchi nella produzione locale. “Giuseppe di Rovasenda, maestro di ampelografia (disciplina che studia, identifica e classifica i vitigni, ndr) aveva individuato sul nostro territorio ben 360 varietà autoctone locali. Ciò dimostra che il Pinerolese ha una storia non indifferente nel settore” afferma Camusso. Secondo lui è il momento giusto per trasmettere questa tradizione: “Il pubblico ormai si interessa più che in passato al vino ed ora noi abbiamo produzioni tali da poterci mettere veramente in gioco. È avvenuto il passaggio da un’idea di vino come alimento ad una concezione del vino come un prodotto di qualità” aggiunge.

 

Sono quindici gli associati al Consorzio che lui rappresenta: “Recentemente ci sono stati ingressi di aziende giovani e questo ci fa sicuramente piacere”.

Sessantatreenne, Camusso in passato si è occupato del settore lapideo e nel 2008 ha recuperato le vigne di famiglia: “Ad avermi stimolato ad occuparmi di produzione vitivinicola fu, tra gli altri, Walter Eynard, cuoco stellato del Flipot – rivela -. Preparando piatti del territorio gli dispiaceva non poterli accompagnare con vini che provenissero dalla medesima zona. Mi espresse più volte questo rammarico”.

Camusso inizia il suo mandato da presidente con una soddisfazione: “Il recente riconoscimento di due nuove doc: il Bian ver e la Malvasia moscata che si aggiungono al Nebbiolo pinerolese”. Lui ai bianchi ha sempre creduto, nonostante la tradizione prediligesse i rossi: “Condividevo la teoria di Italo Eynard secondo cui le nostre sono zone adatte alla produzione di bianchi, ma negli anni Ottanta convincere mio padre a piantare quei vitigni sarebbe stato impossibile – sorride -. Allora c’erano dei pregiudizi ma ora è condiviso che l’escursione termica delle nostre colline ha effetti positivi sulla qualità del prodotto”.

Un altro obiettivo di Camusso è far sì che il Consorzio accolga nuove sfide: “Abbiamo aperto una nostra partita Iva che ci permetterà di accedere direttamente ad eventuali contributi e di partecipare ad eventi”. Il primo sarà ‘Calici d’arte in cortile’ durante la rassegna dell’Artigianato di Pinerolo che si svolgerà nel cortile del Museo del Mutuo soccorso in via Silvio Pellico.

Elisa Rollino

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