Non ci sono stati incendi e non sono scesi in campo, ma hanno imparato la strategia transalpina e rafforzato legami internazionali, in vista di possibili interventi fuori dai confini nazionali-
Una squadra congiunta di Vigili del Fuoco, Corpo Aib Piemonte e Protezione Civile Regione Puglia ha preso parte a una missione che si è svolta in Francia, dal 1° al 15 luglio, alla Scuola Nazionale Superiore per gli Ufficiali dei Sapeurs-pompiers di Aix En Provence.
Sono stati dieci i volontari Aib scelti per la missione, sulla base delle competenze delle ore di volontariato svolte. Tra di loro c’era Christian Rostagnol, 26 anni, vice caposquadra di Villar Pellice.
Dottore forestale, fa parte dell’Aib dal 2017: “Da ormai sette anni sono nella squadra di Villar Pellice – racconta –. E due anni fa, subito dopo la laurea, da libero professionista, quindi in ambito lavorativo e non più di volontariato, ho iniziato a dedicarmi alla pianificazione antincendio boschivo, di cui mi occupo tuttora”.
Com’è stata la missione in Francia? “Era quello che ci aspettavamo. Siamo stati preposizionati all’interno delle caserme francesi ed eravamo a tutti gli effetti operativi. Per fortuna non ci sono stati incendi, quindi in realtà non abbiamo mai operato sul campo. Ci hanno però dato la possibilità di vedere qual è il loro modo di affrontare gli incendi, puntando principalmente a un attacco diretto con tanti mezzi di grosse dimensioni – entra nel dettaglio –. Queste procedure operative sono diverse dalle nostre e difficilmente sarebbero applicabili come tali nel nostro territorio, per via della vegetazione e della tipologia di incendio che si sviluppa. Ma non mancano gli spunti interessanti”.
La missione aveva anche lo scopo di rafforzare i legami internazionali in vista di eventuali incendi di particolari dimensioni, a livello europeo, che possono richiedere l’impiego di un contingente italiano all’estero o viceversa: “L’obiettivo della missione è quello di creare una collaborazione tra diversi stati europei per un eventuale lotta congiunta contro gli incendi boschivi, non di copiare un nuovo metodo o nuove tecniche. Ma serve un confronto perché la lotta agli incendi boschivi si è sviluppata in modo vario nei diversi paesi, poiché il sistema antincendio si adatta alle condizioni ambientali che ogni paese ha”.