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Attualità | 13 agosto 2024, 19:11

Lasciano Torino per Perosa Argentina e creano uno spazio in memoria del figlio artista

Mario Campana e Daniela Demarie, dottori in pensione, hanno creato una galleria per esporre le opere di Gabriele ed ospitare eventi culturali e medici

L’inaugurazione dello ‘Spazio Gabriele Campana’ a Perosa Argentina

L’inaugurazione dello ‘Spazio Gabriele Campana’ a Perosa Argentina

“Questa galleria sarà un luogo d’incontro. Oltre ad esporre i quadri degli artisti e quelli di Gabriele, sarà anche un posto in cui spargere cultura, vorremmo infatti raccogliere diversi tipi di eventi, che possono spaziare dalla presentazione di un libro, a incontri di prevenzione sulla salute. Insomma nasce anche per diventare un posto in cui esplorare tutto ciò che ci può offrire l’arte e la cultura”, Daniela Demarie e Mario Campana presentano così la galleria inaugurata il 20 luglio in via Roma 37 a Perosa Argentina, chiamata ‘Spazio Gabriele Campana’ e dedicata alla memoria del figlio, artista scomparso prematuramente a 36 anni.

La coppia viveva a Torino e poi ha scelto di trasferirsi nel Comune della Val Chisone, valle che conoscevano già per trascorsi lavorativi. Mario infatti era medico nucleare alle Molinette, ed è andato in pensione nel 2020, ma è stato medico di base di San Germano Chisone e Villar Perosa dal 1985 al 1987. Mentre la moglie Daniela è una cardiologa in pensione, che è stata responsabile dell’attività ambulatoriale al Maria Vittoria, e dal 1986 al 1988 ha lavorato nell’ospedale di Torre Pellice.

Il loro figlio Gabriele respirò l’arte sin da piccolo, da sempre appassionato del disegno e dell'accostamento dei colori, a sei anni cominciò a esplorare anche il mondo della musica, imparando a suonare il violino e successivamente il violoncello nell’orchestra amatoriale di Grugliasco. Era anche affascinato dalla fotografia, oltre a nutrire una grande passione per i presepi tradizionali.

“In famiglia la costruzione del presepe è sempre stata molto sentita, nasce da mio nonno che si meccanizzava lui stesso le statuine. Questa tradizione è stata poi tramandata a Gabriele, che molto affezionato all’usanza, ogni anno mi regalava un pezzo meccanizzato da aggiungere alla nostra collezione, così da costruire un presepe di volta in volta sempre più grande – racconta commossa la madre –. Quando lui è mancato io non me la sono più sentita di farlo, ma quest’anno abbiamo pensato di esporlo nella sala in fondo alla galleria, che abbiamo chiamato Sala d’Inverno”.

La nascita dello ‘Spazio Campana’ è stata per loro anche un’occasione per riscoprire l’arte del figlio: “A Torino eravamo sempre così impegnati a mettere in ordine i quadri e trovare i posti in cui esporli che ci si dimenticava di osservarli. Adesso quando abbiamo dovuto sistemarli all’interno della galleria, mi sono soffermata sui differenti dipinti e di ognuno ne ho apprezzato le linee e i colori”.

Da settembre il locale aprirà le porte anche alla divulgazione e alla prevenzione, con ‘I giovedì della salute’, cinque incontri dedicati al benessere fisico e mentale dove a parlare ci saranno medici e specialisti.

Ecco che così ‘Spazio Gabriele Campana’, attraverso l’arte e la cultura, sarà un luogo in cui il ricordo del giovane si intreccerà all’incontro di tante persone che, passando in galleria, raccoglieranno non solo i frutti del lavoro di Gabriele ma anche quelli dei genitori e di tutti gli artisti che lasceranno la propria impronta esponendo un loro nuovo quadro.

Asia Morosinotto

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