La montagna è sempre più meta di vacanza, dal dopo il periodo del covid in particolare, è gettonata d'inverno quasi quanto d'estate. In molti la preferiscono all'ormai sovraffollato mare della Liguria anche per il giorno di Ferragosto.
Nel torinese sono diversi i percorsi percorribili sia da esperti che da principianti.
Dove andare a camminare in montagna?
Abbiamo chiesto al presidente del Cai Torino, Marco Battain quali sono alcune delle mete adatte più adatte e sicure per chi si reca per le prime volte in montagna.
"In generale, il consiglio è sempre di recarsi in località sui 1500 metri per non rischiare di perdersi, come spesso capita a chi è alle prime uscite in montagna" spiega Battain.
Tra le mete più gettonate e facili della Val Pellice, il Rifugio Jervis, facilmente percorribile dalla mulattiera, dal quale eventualmente si può proseguire verso il Rifugio Manzol, o verso il più alto Passo della Croce.
Nella valle a fianco, quella Germanasca, prendendo la comoda seggiovia da Prali si può percorrere il giro ad anello dei 13 Laghi.
In Valle Chisone, la Val Troncea presenta percorsi adatti a tutti "anche se - ci tiene a precisare il presidente - essendo parco richiede particolare gentilezza da parte dei visitatori, anche perché è una valle già molto frequentata".
La Valle di Susa, presenta diversi rifugi facilmente raggiungibili, tra cui il Rifugio Tresca, il Val Gravio e lo Scarfiotti. Da Bardonecchia, si può raggiungere la Valle Stretta, verso il Lago Verde, con una camminata non faticosa.
In Valle di Lanzo, una camminata su mulattiera conduce al santuario della Madonna del Ciavanis, mentre ancora in un ambiente selvaggio è il Vallone di Sea.
Più a nord, oltre alla Valle Orco con il frequentatissimo Lago di Ceresole, c'è la Val Soana, con il percorso da Campiglia Soana al Pian Azaria, dove è anche presente il masso Mario Rigoni Stern, un tronco all'interno del quale sono presenti i libri dello scrittore veneto.
Andando ancora più a nord, si trova la Val Chiusella, nel Canavese, dove si trovano una serie di percorsi, tra cui la camminata tra le borgate Fondo, Tallorno e Tissone, con qualche impegno nel sentiero, o la Cima della Bussola che richiede particolari capacità, ma che occorre fare partendo verso le sei di mattina per evitare le ore più assolate.
Da non dimenticare anche i percorsi sulla collina di Torino, purtroppo ancora non troppo ben segnalati, come il Colle della Maddalena.
E poi ancora in Val Lemina, si trova il Rifugio Casa Canada, mentre in Val Sangone, si trova la Palazzina Sartorio, da un lato un luogo dedicato alla memoria partigiana e dall’altra un posto di interesse naturalistico.
I consigli del Cai Torino
Quest'anno la stagione delle escursioni in montagna ha tardato ad arrivare per via delle piogge che si sono inoltrate fino a fine giugno e inizio luglio.
"È vero che non piove più, ma forse occorre essere ancora più cauti perché le temperature, specie a certe altezze, diventano proibitive nelle ore di pranzo" spiega Battain.
Tra i principali consigli del Cai quindi attrezzarsi con acqua, berretto, crema solare, occhiali da sole e quanto più possibile per evitare di incorrere in colpi di calore. Una necessità di usare scarpe con suola tipo vibram.
"Questo clima fa sì che aumenti il rischio delle zecche, di solito si trovano nelle erbe alte intorno a mille metri, ora riescono a salire molto più in alto".
E resta il problema delle vipere: "Ci sono ovunque per via delle temperature che consentono loro di stare acquattate ed uscire quando sollecitate all’ultimo momento da chi sposta una pietre o si apposta a un muretto. Per questo il consiglio che diamo è di andare in montagna sempre sempre con i pantaloni lunghi, evitano di incorrere in zecche e ci proteggono di più dal morso eventuale delle vipere".
Tra gli altri consigli, il presidente del Cai suggerisce sempre di indossare scarpe con suola tipo vibram, guardare bene le indicazioni e controllare il tempo di percorrenza di andata e rientro.
Inoltre, è molto utile avere sul proprio telefono l'app gratuita del Soccorso Alpino, GeoResq. "Con questa app da una parte si può chiedere soccorso in caso di necessità, mandando direttamente le coordinate della propria posizione, dall'altro si può essere tracciati e monitorati. Si tratta di un'app che è stata messa a disposizione gratuitamente dal Club Alpino".
Sempre più frequentatori della montagna
"Le persone che si recano in montagna anche nei mesi estivi sono aumentate tantissimo, in parte per il desiderio di libertà, in parte perché non si sta ammassati come spesso capita al mare, inoltre tante persone con le temperature così alte si cerca di raggiungere posti più freschi".
"Le case in montagna tuttavia oggi non sono così attrezzate soprattutto per accogliere persone con disabilità. Sul lungo termine comunque le persone dovranno imparare a frequentare la montagna, anche dal punto di vista della cultura, apprezzandone i vantaggi, ma imparando a rispettarla. Un modo per farlo è frequentare il Cai Torino, casa di grandi alpinisti ma anche di tanti escursionisti" conclude Battain.