Al Castello di Moncalieri, da sabato 14 settembre si potrà visitare la mostra Colpi di testa. La moda dei cappelli tra ’800 e ’900, promossa dalla direzione del Castello di Moncalieri, Residenze reali sabaude – Direzione regionale Musei nazionali Piemonte, con il contributo del Comune di Moncalieri e in collaborazione con l’Associazione “Amici del Real Castello e del Parco di Moncalieri”.
All’interno delle suggestive stanze delle principesse Maria Letizia e Maria Clotilde si articola l’esposizione che, attraverso un sorprendente allestimento scenografico, celebra quello che per secoli è stato l’accessorio per antonomasia dell’abbigliamento femminile e maschile: il cappello.
Gli accessori di moda rappresentano un settore di grande valenza artistica ed economica che ha segnato il gusto internazionale grazie all’opera di stilisti, atelier e artigiani. I pezzi esposti non solo sono espressione della maestria nel combinare funzionalità e modernità del design, ma restituiscono anche testimonianze significative dei mutamenti intervenuti nei dettami della moda e delle diverse esigenze di utilizzo, queste ultime scandite da circostanze e momenti della giornata. Inoltre sono simbolo di epoche ed eventi, nonché di vicende storiche legate a coloro a cui sono appartenuti, come ad esempio il cilindro acquistato nella cappelleria di lusso romana di Alfredo Radiconcini dall’on. Marcello Soleri, ministro della Guerra nel Governo Facta, che nell’ottobre 1922 scrisse il decreto sullo stato d’assedio a seguito della Marcia su Roma, non firmato però dal sovrano.
I cappelli in mostra provengono da collezioni private e per la maggior parte si tratta di produzioni delle modiste torinesi che avevano sede nei pressi di Piazza San Carlo, come ad esempio la bottega di Gina Faloppa, in via XX Settembre, dove si trovava la bottega Tarditi e Cisero, e via della Rocca, su cui si affacciava il negozio di Rosa e Maria Marocco. Per l’occasione si presentano anche creazioni di stilisti d’alta moda, come quelle disegnate negli anni Cinquanta da Christian Dior e Yves Saint Laurent, nonché cappelli di scena, utilizzati durante le opere teatrali, tra cui il copricapo che a fine Ottocento veniva indossato dalla mezzosoprano che nell’Aida interpretava il personaggio di Amneris, la figlia del Faraone.
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, sabato 28 settembre dalle 18.30 alle 19.30 Valentina Russo, esperta di moda dell’Ottocento, racconterà l’affascinante storia del cappello, mentre domenica 29 settembre, sempre dalle 18.30 alle 19.30, si terrà un laboratorio per imparare a realizzare accessori moda.
La mostra resterà aperta al pubblico fino a domenica 13 ottobre.
Per info: polomusealepiemonte.beniculturali.it