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Attualità | 09 settembre 2024, 11:21

Pragelato dedica una piazza al medico Giuseppe Guiot Bourg

L’intitolazione ieri per i 40 anni della Fondazione che porta il suo nome

Il sindaco Massimo Marchisio di fianco al cartello della nuova piazza Guiot Bourg

Dopo Piersanti Mattarella e la tragedia del Beth, Pragelato ricorda con una piazza il medico Giuseppe Guiot Bourg. L’intitolazione ieri, durante la festa per i 40 anni della Fondazione Guiot Bourg, in occasione della festa patronale della borgata di Soucheres Basses.

Istituita in seguito al lascito testamentario della professoressa Plinia Guiot Bourg, figlia di Giuseppe, la fondazione è stata creata con scopi di utilità sociale e culturale a carattere laico e apolitico.

“Prima di tutto è nata la biblioteca con il nome di Giuseppe Guiot Bourg”, spiega Elena Ghezzi Matheod, membro della fondazione fin dagli albori. “All’inizio era un servizio ‘prendi un libro, posa un libro’, un po’ come si fa ancora nelle borgate. Poi, una volta nata la fondazione, la biblioteca ha incominciato a vivere e abbiamo cercato dalle case editrici libri ed enciclopedie”, In seguito, infatti, il Comune, data la presenza di questo lascito in denaro, ha dato vita a un ente vero e proprio, che si interessa di cultura, di storia e tradizioni e di portare avanti progetti in questi campi, con particolare attenzione a bambini ed anziani, con il coinvolgimento degli abitanti di Soucheres Basses, frazione dove il medico è nato nel 1874.

Dopo aver concluso con successo gli studi in medicina a Torino, Guiot Bourg per lunghi periodi è stato medico condotto a Pragelato, ma la sua competenza l’ha spinto a continuare la carriera anche in Germania e a Genova. Durante la Prima guerra mondiale è stato Direttore dell’Infermeria militare a Pinerolo e nel 1920 Vittorio Emanuele II lo ha nominato Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia. È morto nel 1961 a San Secondo di Pinerolo.

La Fondazione si occupa della gestione della biblioteca comunale di Pragelato, dove ha la sua sede, e del Museo del Costume e delle Tradizioni delle Genti alpine, che ospiterà fino al 29 settembre la mostra storico-fotografica ‘La tradizione del pane a Pragelato’. Fino al 2017 ha gestito anche il Centro di Documentazione sulle Meridiane di Pragelato, che ora è però chiuso per mancanza di un locale adeguato. “Il materiale c’è tutto, non è detto che in futuro non ci sia di nuovo l’opportunità di riaprire questo centro”, si augura Ghezzi.

Ogni cinque anni l’Amministrazione comunale delega le persone che si devono occupare della Fondazione e della biblioteca. C’è un consiglio, di cui Ghezzi ha sempre fatto parte, formato da tre persone di cultura, il sindaco, due esponenti della maggioranza in Consiglio comunale e uno di minoranza.

Sabina Comba

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