Moncalieri | 11 settembre 2024, 15:18

Scuola al via anche a Moncalieri. Montagna: "Una città all’altezza dei sogni dei bambini

Il sindaco si è recato in visita alla materna Chaplin, all'elementare Calvino e alla media Follereau e fatto poi un grosso in bocca al lupo a tutti gli studenti della città: "Il futuro siete voi"

Scuola al via anche a Moncalieri. Montagna: "Una città all’altezza dei sogni dei bambini

Scuola al via anche a Moncalieri. Montagna: "Una città all’altezza dei sogni dei bambini

Oggi la prima campanella è suonata anche a Moncalieri e il sindaco Paolo Montagna ha scelto di andare a fare visita, per inaugurare il nuovo anno scolastico, a diversi istituti.

Una città all'altezza dei sogni dei bambini"

"Una città all’altezza dei sogni dei bambini. È un sogno che ho cominciato a coltivare nel 2010, nei panni di assessore all’Istruzione. Per provare a realizzarlo scelsi di mettere al centro del mio impegno la Scuola, prima di tutto. Per questa ragione, quando nel 2015 ho indossato per la prima volta la fascia da Sindaco, il sistema educativo è stato la priorità della mia azione", ha detto Montagna. "Questa mattina quel sogno l’ho ritrovato con emozione ed orgoglio nelle vite dei bambini e delle famiglie che ho salutato".

La visita in tre scuole della città

Il sindaco si è recato alla materna Chaplin, con i piccoli dai 3 ai 5 anni che oggi hanno la possibilità di imparare all’aperto nella grande area verde attrezzata di “aula” e orto didattico; poi all’elementare Calvino, dove anche gli alunni cui lo Stato non ha garantito il tempo pieno possono frequentare le lezioni fino alle 16,30 grazie alle risorse del Comune; infine, alla media Follereau, con i ragazzi che potranno scegliere di fermarsi a scuola dopo le lezioni per attività extra scolastica gratuita, finanziata dalla Città. "Un risultato di cui sono orgoglioso, che in Italia accade solo a Moncalieri".

Una tirata d'orecchia alla politica

"Dentro le nostre Scuole c’è il paese reale, in contrapposizione al dibattito surreale della Politica - aggiunge poi Montagna con tono polemico - Invito i nostri governanti a fare un giro con me nelle classi per guardare la “normalità” e un futuro che è già realtà. Penso ai bimbi nati qui che convivono naturalmente con quelli che arrivano da più lontano; penso ai piccoli che portano con sé abilità diverse e le vivono nella propria classe insieme a tutti i compagni; penso alle pari opportunità, perché sui banchi ogni bimbo ha le stesse possibilità di un altro per costruire il proprio futuro, al di là del genere, della provenienza geografica, dello stato economico e sociale. Ognuno indispensabile, nessuno meno di un altro".

Poi il sindaco di Moncalieri è tornato sull'argomento scuola ma rivolgendosi ai suoi concittadini: "A tutte e a tutti, buon anno scolastico. Ai bambini e ai ragazzi, perché possiate trovare nella scuola uno strumento per crescere e costruire personalità; a mamme e papà, perché possiate stringere con noi e con la scuola un patto educativo dove ognuno fa al meglio la sua parte; ai Presidi e agli insegnanti, che ringrazio perché ogni giorno vivono la responsabilità di custodire e valorizzare l’anima dei nostri ragazzi; agli operatori scolastici, senza i quali nelle scuole neppure riusciremmo ad entrare".

"Resta ancora tanto da fare"

"C’è ancora tanto da fare. Ma i sogni sono una cosa serie e non un elenco di cose da fare. Occorre continuare a frequentarli se vogliamo una Moncalieri migliore di quella che hanno lasciato a noi", ha concluso Montagna. "Per questo ho lasciato questo sogno nelle mani dell’assessore all’Istruzione e vicesindaco Davide Guida, cui auguro il coraggio e la generosità di immaginare il futuro dei nostri figli come una urgenza propria e di cui occuparsi senza sosta, ogni giorno". Non solo nel primo giorno di lezioni, come spesso accade da molte parti.

Massimo De Marzi

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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