Torna settembre e tornano le proteste per il diritto allo studio. Da oggi gli studenti del collettivo Cambiare Rotta manifesteranno, ogni lunedì, per il diritto abitativo e contro il caro affitti e la gestione degli studentati.
Il presidio di fronte a Edisu
Presidio di fronte a Edisu - l'Ente regionale per il diritto allo studio universitario - per rivendicare il diritto allo studio e alla casa degli universitari.
Nel mirino della mobilitazione nazionale, partita da Roma, il carovita e la mancanza di politiche che vadano incontro ai bisogni degli studenti. Esemplificativo l'aumento di 50 centesimi a pasto anche per le fasce Isee più basse e del costo delle lavatrici nelle residenze.
Nel mirino le Universiadi
A Torino la protesta si estende alla gestione delle Universiadi del prossimo mese di gennaio: gli studenti delle residenze Edisu dovranno lasciare il loro alloggio per la sistemazione degli atleti ospitati a Torino. Come scritto nel Bando 2024, alcune residenze saranno chiuse per l'occasione dei Giochi Universitari Invernali dal 20 dicembre al 31 gennaio, e gli studenti beneficiari saranno informati della possibilità in sede di assegnazione. Per chi dovrà lasciare libero l'alloggio è previsto o un indennizzo economico o la sistemazione in un'altra struttura.
"8,18 euro non sono un indennizzo"
Da qui la critica di Cambiare Rotta: 8,18 euro al giorno non sarebbe un indennizzo sufficiente a trovare un alloggio alternativo e non è possibile tornare a casa propria in un periodo di esami. Dubbi anche sulla sistemazione nei posti liberi in altri alloggi: perché non sono destinati fin da subito agli studenti beneficiari di borse di studio? si domandano i manifestanti.