Economia e lavoro | 14 novembre 2024, 11:11

Dal Piemonte la ricetta della Cisl: "Ammortizzatori sociali e piano industriale per affrontare le crisi". Duemila le persone coinvolte dalla cassa

I segretari Fumarola e Caretti dicono no allo sciopero generale e puntano sul confronto con le istituzioni: "Dialogo con la Regione per integrare il supporto ai lavoratori"

La Cisl alza la voce: "Ammortizzatori sociali e piano industriale per affrontare le crisi"

La Cisl alza la voce: "Ammortizzatori sociali e piano industriale per affrontare le crisi"

"Sedersi ai tavoli, sia in Italia che in Piemonte": è questo il monito lanciato dalla Cisl Regionale durante il proprio Consiglio Generale, in corso di svolgimento a Torino. La segretaria nazionale aggiunta Daniela Fumarola e il segretario regionale Luca Caretti intendono dunque seguire la strada del dialogo.

Dialogo per affrontare le crisi

Dialogo che parte proprio dal Piemonte, nel tentativo di affrontare le crisi che attanagliano più settori a partire dall'automotive: "Le crisi - ha dichiarato Caretti - vanno affrontate con atteggiamento costruttivo: noi ci siamo attivati con responsabilità, stando ai tavoli con l'obiettivo di cercare soluzioni attraverso il confronto. Siamo in attesa di risposte su questioni aperte come l'automotive, ma anche su altri settori in difficoltà come il tessile; purtroppo abbiamo segnali preoccupanti e temiamo una crisi del lavoro".

"No allo sciopero generale"

Un mantra che si ripete anche a livello nazionale con il no allo sciopero generale: "La manovra - ha sottolineato Fumarola - dedica 17,6 miliardi di euro al taglio del cuneo fiscale contributivo fino a 40mila euro e ad interventi per le famiglie. È il momento di sedersi ai tavoli di confronto con i ministeri: abbiamo delle proposte e crediamo sia meglio farle in quei contesti piuttosto che incendiare le piazze con atteggiamenti ideologici".

Ammortizzatori sociali e piano industriale

L'intenzione, nella pratica, è quella di affrontare le emergenze principali seguendo due strade maestre: rinforzare gli ammortizzatori sociali e lavorare sul piano industriale: "Abbiamo chiesto al Governo - ha aggiunto Fumarola - di attivare il fondo sull'automotive, senza dimenticarci che a fine anno scadono gli ammortizzatori; dobbiamo dare certezze ai lavoratori chiedendo che gli impegni vengano rispettati, Stellantis non può prendere fondi pubblici e scappare".
Si stima infatti che la proroga degli ammortizzatori sociali in scadenza tra la fine del 2024 e i primi mesi del 2025 coinvolgono in Italia alcune decine di migliaia di lavoratori, di cui almeno duemila in Piemonte. 

Emergenze che, a livello territoriale, vedono come protagonista la Regione Piemonte: "Con loro - ha proseguito Caretti - stiamo lavorando alla sperimentazione di uno strumento per integrare gli ammortizzatori sociali, da allargare in modo generale a tanti settori e a diverse filiere, facendo in modo di garantirne la sostenibilità finanziaria; il prossimo incontro sarà la prima settimana di dicembre. Tutto questo serve per accompagnare le difficoltà, ma non deve distogliere l'attenzione dalla necessità di sviluppare un piano industriale; le risorse saranno graduate e per il suo finanziamento ci auguriamo uno spiraglio a livello europeo grazie al Fondo Sociale".

Il Contratto Nazionale dei Metalmeccanici

L'ultimo fronte aperto è quello che riguarda il Contratto Nazionale dei Metalmeccanici: "Consapevoli - ha concluso Fumarola - di non poter chiudere al ribasso, auspichiamo di ricomporre la trattativa trovando una sintesi. Non è tempo di separarsi ma di mettersi insieme per accompagnare i processi di trasformazione: visto che abbiamo ricevuto l'attenzione degli imprenditori serve coesione".

"Non possiamo - ha chiosato infine Caretti - restare senza rinnovo del contratto, strumento determinante per tutelare i salari e sostenere l'economia".

Marco Berton

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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