Nel concerto «Rimanete seduti e allacciate le cinture», martedì 28 gennaio alle ore 21, salirà sul palco del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino la prima delle giovani stelle protagoniste della Stagione One Way Together. Il violoncellista Ettore Pagano, che ha già nel suo bagaglio primi premi in oltre quaranta concorsi, torna ospite di OFT dopo la prima applauditissima esibizione nel febbraio del 2023.
Pagano e l’orchestra, diretti dal direttore musicale di OFT Giampaolo Pretto, eseguiranno il Concerto n. 2 in si minore per violoncello e orchestra op. 104 di Antonín Dvořák, considerato tra i più bei concerti scritti per questo strumento solista. Opera di grande intensità, nella quale l’orchestra dialoga armoniosamente con i virtuosismi del violoncello, venne composta durante il soggiorno americano del compositore. Dvořák vi mise però mano anche in seguito, tornato in Europa, e il brano, tra i suoi ultimi lavori, è anche una sorta di testamento spirituale nel quale condensa il suo amore per la musica popolare, che nobilita e plasma in un corpo nuovo attraverso trame talora malinconiche, talora travolgenti.
Nella seconda parte della serata OFT eseguirà la Sinfonia n. 2 in do maggiore op. 61 di Robert Schumann. Frutto di anni dolorosi, la sinfonia prende vita mentre il celebre compositore è tormentato da dolori all’orecchio e dall’insonnia. Sul finire del 1845, l’estro creativo di Schumann porta nell’arco di pochi giorni alla stesura dell’opera, un lavoro lungi però dall’essere compiuto poiché il compositore impiega poi quasi tutto l’anno successivo per addivenire alla stesura finale e alla prima esecuzione in pubblico, il 5 novembre del 1846, al Gewandhaus di Lipsia sotto la direzione di Mendelssohn. Suddivisa in quattro movimenti, risente dell’influenza di Beethoven e di quella di Bach, essendo lui e l’amata moglie Clara in quel periodo impegnati nello studio dell’arte del contrappunto. Il risultato tuttavia è un lavoro unico, dove le miserie della vita vengono elevate a lirismo e trasformate in una musica che irradia una poetica serenità.
Il viaggio musicale di gennaio sul van targato OFT è introdotto da un titolo che ne riassume potenza e senso, nonché raccontato anche attraverso l’immagine che accompagna il concerto, realizzata con la tecnica del collage sulla base dei brani in programma e delle suggestioni personali offerte da Ettore Pagano. Un percorso suggestivo completato dal micro racconto che apre il concerto in Conservatorio, scritto appositamente per OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro. La lettura del testo, per immergersi nell'atmosfera speciale del concerto, è affidata all’associazione liberipensatori “Paul Valéry” e all'Accademia di formazione teatrale Mario Brusa di Torino.
Per info: www.oft.it
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