Il Premio Letterario Lions, giunto quest’anno alla sua settima edizione, si conferma un appuntamento di rilievo nel panorama culturale italiano. Un’edizione speciale, quella del 2025, interamente dedicata a Natalia Ginzburg, una delle voci più autorevoli e profonde del nostro Novecento. Al centro della manifestazione, non il romanzo o la poesia in sé, ma la prefazione: quell’elemento apparentemente accessorio che diventa chiave di lettura e suggestione per il lettore.
Una prefazione non protagonista, ma guida
Stando alle parole di Oscar Bielli, Past Governatore Lions e coordinatore del Premio, la prefazione perfetta “non deve avere velleità di protagonismo, ma generare interesse, stuzzicare l’attenzione e fornire gli elementi per comprendere anche gli aspetti più complessi di ciò che si sta per leggere”. Bielli sottolinea così il valore di un’introduzione ben costruita: una guida discreta, capace di aprire nuove prospettive, arricchire la lettura, stimolare la riflessione, senza mai rubare la scena all’opera principale.
Le sezioni del concorsoIl concorso prevede tre distinte sezioni:
1. Prefazioni e postfazioni pubblicate
La Prima Sezione prende in considerazione prefazioni o postfazioni originali di testi, raccolte di racconti, poesie, e romanzi pubblicati in italiano nel periodo compreso tra giugno 2024 e giugno 2025. Si guarda così al ruolo sempre più centrale dell’introduzione nei libri contemporanei, valorizzando chi sa “interpretare” un testo per gli altri.
2. Gli studenti e Ginzburg: elaborati e scritti
La Seconda Sezione, come da tradizione, è rivolta agli studenti delle scuole medie superiori, invitati a lavorare sui testi di Natalia Ginzburg e a riflettere sul suo stile e sulla sua capacità di raccontare la complessità delle relazioni umane. Gli studenti potranno presentare prefazioni o postfazioni, riferite alle opere dell'autrice, che dimostrino non solo comprensione, ma anche originalità di pensiero.
3. Giovani autori multimediali
La Terza Sezione apre alla creatività digitale e multimediale: saranno ammessi video, cortometraggi, animazioni, brani musicali, podcast, interviste, fumetti, cataloghi fotografici e altre forme ibride. Un modo per stimolare nuove modalità di approccio al testo letterario, favorendo un uso consapevole della lingua italiana e delle moderne tecnologie di narrazione.
Gli obiettivi: dialogo, rispetto e creatività
“È un modo”, spiega ancora Bielli, “per stimolare la creatività e un utilizzo consapevole della nostra lingua oltreché di nuove forme di comunicazione coinvolgendo i giovani.” Il Premio vuole offrire, in accordo con i docenti, strumenti per approfondire la conoscenza degli autori del ‘900 e riscoprire il valore di rispetto, comprensione e dialogo che attraversa tutta l’opera di Natalia Ginzburg.
La prefazione diventa così metafora di relazione: introduce, approfondisce, descrive, stimola il confronto, senza mai imporsi sull'altro. Un ruolo che ben si sposa con l'ideale lionsiano di dialogo e apertura verso il prossimo.
Eventi di presentazione: Sanremo e Torino
L’edizione 2025 vivrà due momenti pubblici di particolare rilievo:
Sabato 17 maggio, dalle ore 10:30, presso Villa Nobel a Sanremo
Lunedì 19 maggio, dalle 15 alle 16, presso l’area Lions al Salone del Libro di Torino
Eventi che rappresenteranno l’occasione per presentare ufficialmente il concorso, incontrare la stampa e il pubblico, e condividere le grandi novità di quest’anno.
Collaborazioni e sinergie
La VII edizione del Premio può contare sulla collaborazione di importanti realtà: la Fondazione Polo del ‘900 di Torino, l’Università Telematica Pegaso, la Cooperativa Sociale Elsa e la Biblioteca Comunale Gigi Monticone di Canelli. Un network istituzionale e culturale che rafforza e amplia la portata dell’evento.
Il gruppo editoriale Morenews sarà mediapartner del progetto.
Il successo delle precedenti edizioni conferma l’intuizione dei promotori: il Premio Letterario Lions è uno spazio privilegiato per riflettere, celebrare la buona letteratura e favorire un incontro generazionale tra autori, lettori, insegnanti e studenti. Anche quest’anno la parola chiave sarà “dialogo,” nel segno indelebile di Natalia Ginzburg e della forza gentile della prefazione.