Economia e lavoro - 06 maggio 2025, 12:22

A Torino benzinai a secco da giorni: non rifornite molte stazioni di servizio Europam.

Le segnalazioni arrivano anche dal biellese, dove nei prossimi giorni ci sarà l'adunata nazionale degli Alpini

Impianti carburante non riforniti, centinaia di migliaia di litri non consegnati, vendite azzerate e migliaia di euro di mancati guadagni: è ciò che stanno registrando negli ultimi cinque giorni molti benzinai piemontesi della Europam, società di distribuzione con sede a Genova che ha circa 250 punti vendita nel centro e nord Italia, di cui oltre un centinaio in Piemonte. Le segnalazioni di mancati rifornimenti giungono dalle province di Torino, Cuneo e Biella, dove i gestori sono stati costretti a chiudere gli impianti.


Colpisce in particolare il caso dei punti vendita biellesi, con l’imminente adunata nazionale degli Alpini che si terrà in città questo fine settimana: “Non aver garantita – dice Enzo Nettis, presidente di Faib-Confesercenti, l’associazione di categoria dei gestori – la regolarità dei rifornimenti in momenti di grande affluenza sarebbe davvero una beffa per i colleghi”.
“La situazione – continua Nettis – è estremamente preoccupante. Alcuni nostri associati sono a secco da venerdì scorso. Per i gestori che vivono delle vendite del solo carburante è una situazione insostenibile: per i mancati guadagni ma soprattutto perché viene compromesso il rapporto fiduciario con la clientela, che si rifornisce altrove. Purtroppo, già nei mesi precedenti si erano registrate consegne a singhiozzo: non vorremmo che il ripetersi di episodi del genere fosse il sintomo di difficoltà aziendali tali da mettere in pericolo la sopravvivenze stessa degli impianti: sono in ballo centinaia di posti di lavoro, fra titolari e dipendenti“.


“Faib-Confesercenti – racconta Nettis – negli ultimi mesi ha provveduto a segnalare queste difficoltà all’azienda, la quale non ci ha mai risposto, né ha fornito spiegazioni ai singoli gestori: un atteggiamento arrogante e irresponsabile che deve cessare. Stiamo valutando – conclude – quali azioni legali intraprendere a tutela dei gestori e a risarcimento del danno patito”.

comunicato stampa