6 maggio 1990 - 6 maggio 2025: trentacinque anni consecutivi ininterrotti in Consiglio di Circoscrizione. Sempre nello stesso, almeno in linea teorica (visto che dal 2016 la Nove non esiste più, inglobata dalla Otto). Ma tant'è: i numeri parlano chiaro per Alessandro Lupi, torinese di nascita e con zia partigiana prima consigliera donna comunale di Aosta della Democrazia Cristiana. Già presidente, vicepresidente, coordinatore o semplice consigliere. Insomma uno che ha sempre lavorato per il territorio (e se vieni eletto sempre qualcosa vorrà pur dire). E con una candidatura a sindaco nel 2001, che fa sempre curriculum.
Si comincia dal liceo
La passione per politica nasce presto, già a 16 anni quando al tecnico commerciale Rosa Luxemburg di corso Caio Plinio viene eletto rappresentante di classe. E solo due anni dopo, fresco dei 18, ecco la prima candidatura con la lista Verde. Correva l’anno 1990, sul santino elettorale Alessandro ha ancora un sacco di capelli. "Ho preso oltre 600 voti e a quei tempi si potevano dare tre preferenze - racconta Lupi -. Sono diventato subito vicepresidente, non per meriti miei ma per giochi politici (ride ndr). Ero in mezzo tra gli altri a Partito Comunista, Democrazia Cristina e Partito Socialista. Ho fatto tre anni in maggioranza perché poi nel 1993 si è sciolto il Comune (ai tempi era sindaco la Giovanna Cattaneo)".
Candidato presidente
Il secondo giro nel '93 a 21 anni quando Lupi, candidato con i Verdi Verdi alla 9, viene regolarmente eletto, sedendosi un po' tra i banchi della maggioranza e un po' tra quelli dell'opposizione. Terzo giro nel '97, la prima volta dove si possono indicare i presidenti nella scheda elettorale. "E vengo candidato presidente con i Verdi Verdi (coalizione di centrodestra) - continua -. Vinciamo e io faccio il presidente per tre anni, poi mi hanno fatto saltare (e qui dire di meno, ndr)". Gli ultimi due anni se li passa in minoranza con Pisapia (Fi) presidente. Altro giro altra corsa: il quarto nel 2001 (l'ultimo con quattro anni) dove Lupi viene candidato con i Verdi Verdi nel centrodestra. "Vinciamo e io faccio il vice cinque anni". Come presidente c'è Gianfranco Gazzola della Lega. Poi si arriva al 2006 dove Lupi viene candidato con il Pdl come consigliere. Cinque anni di opposizione. Come presidente c'è Giovanni Pagliero.
I giorni nostri
Al sesto giro, nel 2011, si alternano Giovanni Pagliero e Giovanni Rizzuto. Mentre Lupi si accomoda in opposizione con Forza Italia. Al settimo giro la Otto e la Nove si fondono con Davide Ricca, presidente dal 2016 ed eletto con il Partito Democratico. Lupi - eletto con Fi ma poi passato in maggioranza - inizia con l'opposizione e conclude come coordinatore al Commercio. Infine dal 2021 nella Otto, c'è Massimiliano Miano presidente. Eletto con la lista civica Lo Russo e poi passato in minoranza.
"Un record italiano"
I numeri parlano da soli. "Il mio è un record italiano - sghignazza Lupi -. Otto elezioni consecutive in cui ho svolto tutte le cariche istituzionali possibili". In 35 anni, scrive su Facebook, si sono susseguiti cinque presidenti della Repubblica (Cossiga, Scalfaro, Ciampi, Napolitano e Mattarella), 22 governi, 6 presidenti di regione (Brizio, Ghigo, Bresso, Cota, Chiamparino, Cirio), 7 sindaci (Zanone, Cattaneo, Castellani, Chiampa, Fassino, Appendino e Lo Russo). E non solo: oltre 1400 presenze nel Consiglio di Circoscrizione, oltre 4000 presenze nelle varie Commissioni, più di 550 atti presentati come primo firmatario, circa 8300 atti discussi e votati.
Il sogno dei 40
Ora il sogno è quello di raggiungere i quarant'anni consecutivi. Diciamo che per arrivare a 37 basta completare il mandato, poi occorrerà candidarsi di nuovo. "Ho un solo rammarico, non essere mai entrato in Consiglio Comunale pur avendoci provato…" ammette. E poi una piccola speranza: allargare, territorialmente, la Circoscrizione 8. Il riferimento è alla famosa questione del "trapezio" che nel 1978 è passato da Lingotto a Mirafiori Sud, per consentire a quest'ultimo di raggiungere la quota 40mila abitanti.
Le battaglie
E, infine, le grandi battaglie da consigliere. Come quella contro il cantiere eterno delle fermate della metropolitana Italia '61 e Bengasi, con tanto di amari compleanni (ironici) festeggiati con i commercianti di via Nizza. E poi la riqualificazione del parco Di Vittorio e lo sgombero dell'ex Moi. "Tutti passaggi della mia vita di cui vado estremamente fiero" conclude. E in futuro? Intanto è stato recentemente creato il nuovo gruppo denominato “Lista civica per la 8” che comprende al suo interno i consiglieri Alessandro Lupi e Roberto Passadori. Il primo, al momento, siede tra i banchi della minoranza mentre il secondo è in quota maggioranza. Chissà che un domani qualcuno non salti la barricata per prendersi una delle commissioni scoperte...