Cultura e spettacoli - 15 maggio 2025, 12:28

Inaugurato il 37° Salone. Viale: “Da inizio anno è l’evento più grande d’Europa legato ai libri” [FOTO e VIDEO]

Il taglio del nastro della kermesse alla presenza delle autorità e del Ministro Alessandro Giuli: "La cultura è popolare a Torino. Un investimento più robusto dal Ministero? Non lo escludo”

Inaugurato stamattina il 37° Salone del Libro di Torino

Dopo le code della prima mattina, taglio del nastro per la 37esima edizione del Salone del Libro di Torino che da oggi fino al 19 maggio animerà le sale del Lingotto Fiere e dell’Oval.

“Dall’inizio dell’anno questo è l’evento più grande d’Europa legato ai libri. Ha un impatto importante non solo sulla città - dichiara Silvio Viale Presidente Associazione Torino, la città del Libro aprendo ufficialmente la kermesse - Credo che questo fervore culturale sia basato su due pilastri. Il primo grande è la grande adesione al mercato. Siamo attenti a tutto ciò che accade sul mercato dei piccoli e medi editori e veniamo loro incontro con prezzi accessibili. L’altro pilastro è la promozione della lettura tra i giovani”.   

“Siamo al servizio di una comunità di lettori e lettrici, della cultura, della letteratura e degli editori. Il nostro è un lavoro entusiasmante, sempre in cerca di nuove parole e storie. Da questo Salone mi auguro che le parole abbiano un potere trasformativo” aggiunge la direttrice Annalena Benini, dichiarando ufficialmente aperto il Salone. 

Salone esempio di cultura popolare 

"Il Salone è un esempio di cultura popolare - dichiara il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli -. un luogo di raccordo fondamentale della filiera, un momento di riflessione sullo stato di salute della cultura in Italia. Ci si trova a Torino in una delle capitali della cultura italiana, una città blasonata e elegante, ci si innamora. Trovo molto felice il titolo di questa rassegna. Oggi sono qui per pronunciare delle parole di elogio e buon auspicio al cospetto del più importante appuntamento letterario italiano. Ogni parola assume un particolare peso specifico, persino il silenzio, sono qui per ascoltare. La cultura è uno strumento naturale di pace che parla la lingua universale del dialogo. Solo la cultura riesce a impedire l’uso delle armi.

I dati di vendita dei libri nel primo trimestre del 2025 hanno mostrato innegabili profili di criticità. Chiunque nasconda queste verità se ne rende complice. Abbiamo rafforzato i contatti con gli operatori del settore ma questo non basta. Ai nostri occhi ogni libreria che chiude così come ogni casa editrice costretta a uscire dal mercato rappresenta un fallimento. Arriverà certo il momento in cui occorrerà regolamentare il mondo del libro nel modo più opportuno. Il Mic farà la sua parte". 

Sul possibile investimento economico da parte del Ministero a supporto del Salone del Libro, il ministro ha aggiunto: "Non è da escludere un impegno più robusto”. 

Libro ponte tra generazioni e pensieri

"Il libro può essere ponte tra generazioni e pensieri - ha commentato il sindaco Stefano Lo Russo - Certo, il Salone è un motore economico, accoglie ogni anno migliaia di visitatori, editori, autori, professionisti del settore, genera lavoro, riempie i ristoranti e crea opportunità per i giovani, le imprese, il territorio. Ma il salone è molto più di una fiera: è un rito civile, un atto di fiducia collettivo nella cultura. Oggi a Torino celebriamo il libro come strumento insostituibile di circolazione delle idee. Il libro dà voce a chi non ne ha, il Salone è presidio di democrazia. Poi ci sono i giovani: nell'era dell'intelligenza artificiale e dei social, saranno migliaia e migliaia i ragazzi che affolleranno i padiglioni con curiosità. Però non possiamo fingere che tutto sia scontato: viviamo tempi duri segnati da violenza, ingiustizie e soprusi. Un'invasione militare di uno stato libero e sovrano come l'Ucraina ci ha riportati indietro di decenni. Gli attacchi criminali del 7 ottobre hanno segnato una ferita profonda in Israele. E ogni giorno a Gaza continuiamo a assistere a sofferenza indicibili che ci interrogano nel profondo delle nostre coscienze. Oggi da Torino vogliamo lanciare un messaggio chiaro: non c'è cultura senza giustizia e non c'è pace senza verità". 

"La parola è libertà d’espressione"

Oggi abbiamo 137 mila metri quadri di parole che ci abbracceranno. Il tema della leggerezza è in realtà profondo. Chi ha paura della parola? La parola è ciò che ci consente di tradurre il nostro pensiero, ci consente di arrivare al dialogo. Quando la parola è garantita vuol dire che è garantita la libertà di pensiero e quindi la libertà. La parola è libertà d’espressione. Oggi celebriamo la parola che significa libertà e crescita“: così Elena Chiorino, Vice presidente della Regione Piemonte.

Gli altri commenti 

Quando arriviamo al momento di un nuovo salone, per me è il settimo, la prima parola che ci viene in mentre è dire grazie, a chi lo ha ideato e a chi lo rende possibile ogni anno. Nulla mi entusiasmo di più che essere in mezzo ai libri. Stare in mezzo ai libri, vuole dire stare in mezzo alle parole” aggiunge Giulio Biino, presidente Fondazione Circolo dei lettori. 

Alessandro Iasia, segretario generale Fondazione per la Cultura: "Il Salone del libro per chi fa il mio mestiere è come giocare in Champions League per un calciatore, c'è grande soddisfazione ma anche tanta tensione. Questa città ha chiuso da poco la Biennale Democrazia, trovo siano poche le città in Italia che consentono a tutti noi di aumentare il nostro bagaglio culturale e cognitivo, di comprendere quello che sta accadendo. Vado fiero di aver scelto il tema della leggerezza, che comunica gentilezza e serenità. I conflitti e tutte le difficoltà possono essere affrontare col dialogo, la parola e la conoscenza, oltre a tanta leggerezza".

Spazio anche al paese ospite del Salone, con l'intervento dell'ambasciatore dei Paesi Bassi in Italia, Willem van Ee, e del videomessaggio del Ministro degli Esteri olandese Caspar Veldkamp. "È un per me un grande onore rappresentare i Paesi Bassi al Salone internazionale del Libro - ha dichiarato l'ambasciatore, in un ottimo italiano-. Torniamo a Torino dopo 24 anni, da allora molto è cambiato. La letteratura olandese è da allora più tradotta e letta in Italia grazie a editori, traduttori e ovviamente ai nostri scrittori. Questo Salone si inscrive nei più ampi ottimi rapporti istituzionali tra Italia e Paesi Bassi".

 

Inaugurato stamattina il 37° Salone del Libro di Torino

Inaugurato stamattina il 37° Salone del Libro di Torino

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Chiara Gallo e Francesco Capuano