Attualità - 18 maggio 2025, 07:10

I torinesi e la lettura: solo uno su dieci legge almeno un libro al mese

Nella settimana del Salone del Libro una interessante indagine condotta da Camera di Commercio: leggono di più le donne rispetto agli uomini e la quota di lettori differisce significativamente in base al titolo di studio

I torinesi e la lettura: solo uno su dieci legge un libro al mese

Nella settimana del Salone del Libro, una interessante indagine condotta dalla Camera di Commercio indaga il rapporto tra i torinesi e la lettura. Nell’ambito dell’Osservatorio sulle spese delle famiglie sono state elaborate alcune domande sull’abitudine alla lettura dei torinesi.

Solo un torinese su 10 legge un libro al mese

Considerando tutti i componenti del nucleo famigliare, il 61% risulta aver letto almeno un libro nei 12 mesi (tra le donne il 63%; tra gli uomini il 58%); è prevalente la quota dei lettori che leggono da 4 a 12 libri all’anno (il 31%), seguita dai lettori non abituali (il 20% da 1 a 3 libri). Poco più di una persona su 10 (l’11%) dedica più tempo alla lettura, con oltre 12 libri letti nell’anno.

Tra le donne è maggiore la quota non solo di chi legge almeno un libro (il 63% a fronte del 58% degli uomini), ma anche di chi si dedica alla lettura con maggiore continuità (il 44% ha letto più di tre libri a fronte del 38% degli uomini).

Come cambia la quota rispetto al titolo di studio

La quota di lettori differisce significativamente in base al titolo di studio: se tra le persone con licenza elementare o media, comprese quelle senza titolo di studio, appena il 38% legge almeno un libro all’anno, tale percentuale sale al 68% e all’87% rispettivamente tra i diplomati e tra i laureati.

I generi letterari preferiti

I torinesi prediligono romanzi e racconti, con poesia e teatro (il 63% dei lettori), ma l’interesse è rivolto anche al genere “gialli, noir e horror” (il 37%) e alla saggistica/attualità (il 30%), mentre riscontrano pari interesse i generi fantascienza e fantasy e quello delle scienze umane e sociali (entrambi il 17%).

Fra i lettori e le lettrici torinesi, è largamente prevalente l’utilizzo di libri cartacei (il 93%), mentre il 20% fa uso degli e-reader, cui si aggiungono gli utilizzatori di tablet e pc (il 4%) e di smartphone (il 2% per la lettura dei libri on line). Appena il 2% utilizza audiolibri.

Il Salone occasione per fare acquisti

Quanto ai luoghi di acquisto dei librila piccola libreria di vicinato è scelta dal 39% delle famiglie, quota che supera di poco le librerie di grandi dimensioni (il 37%). In ogni caso, più di una famiglia su tre (il 35%) fa oggi ricorso agli acquisti on line, mentre il 6% effettua acquisti in eventi dedicati (ad es. il Salone del Libro). Il 4% individua come opzione per gli acquisti il supermercato/ipermercato, nonché l’edicola.

Alla base della scelta di non leggere che riguarda il 39% dei componenti dei nuclei famigliari, invece, vi è principalmente la mancanza di interesse (per 3 “non lettori” su 4), seguita dalla carenza di tempo (il 20%). Del tutto residuale la motivazione legata al costo dei libri (4%).

Il ruolo dell'ecommerce

Un italiano su due afferma di leggere di più grazie all’ecommerce, mentre sono 8 su 10 gli italiani che ritengono che i negozi online facilitano l'accesso alla lettura nelle aree con poche librerie e, tra i lettori italiani che risiedono all’estero, circa l’80% concorda sul fatto che agevolino l’accesso ai libri nella propria lingua madre. Questi alcuni dei dati presenti nella ricerca NetRetail Books, realizzata da Netcomm con il supporto di Amazon e presentata al Salone del Libro di Torino.