Sanità - 23 maggio 2025, 09:34

Salute maschile, Icardi: “Troppi uomini trascurano la prevenzione, serve un cambio culturale”

Screening, vaccini e stili di vita: il Piano regionale per superare il divario di genere nella salute

Il presidente della IV Commissione Sanità della Regione Piemonte, Luigi Icardi

"Gli uomini fanno meno prevenzione delle donne per differenti fattori psicologici, culturali e sociali che influenzano la percezione del proprio corpo e l’attenzione alla salute. Queste differenze possono essere legate alla loro educazione: in molte culture, specie in quella occidentale, agli uomini viene insegnato fin da piccoli a limitare l’espressione delle emozioni e a non mostrare vulnerabilità. Tale atteggiamento può influire sulla propensione a riconoscere e dare importanza a segnali come il disagio e il dolore. Tali differenze orientano la medicina odierna a sviluppare con le istituzioni, programmi di prevenzione e sensibilizzazione sempre più mirati e vicini ai bisogni specifici della popolazione maschile”.

Sono alcuni dei passaggi dell’intervento di Luigi Genesio Icardi, presidente della IV Commissione Sanità della Regione Piemonte, intervenuto ieri sera a Cuneo all’evento: “Salute Uomo: prevenzione e diagnostica al maschile”, organizzato dal gruppo l’Albero dell’Amicizia.

La Regione Piemonte, grazie al Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025, da anni ha sviluppato una fitta rete di iniziative a supporto della prevenzione della salute maschile - precisa Icardi -, tra le quali ci sono i programmi di screening di Prevenzione Serena, le campagne vaccinali contro l’infezione da Papilloma virus umano (Hpv), la promozione della salute nella cronicità, la Rete delle scuole e dei luoghi di lavoro che promuovono la salute attraverso le buone pratiche di sensibilizzazione all’alimentazione sana, allo sport e al benessere personale e sociale. La sanità, il welfare e l’istruzione possono intervenire, promuovendo un cambiamento di atteggiamento che incoraggi la consapevolezza maschile sulla prevenzione. Quindi, favorire un cambiamento di atteggiamento che incoraggi una maggiore consapevolezza della salute maschile potrebbe aiutare a ridurre queste disparità e migliorare la prevenzione e il trattamento delle malattie, a beneficio di tutte le famiglie e di tutti i cittadini italiani, oltre che del nostro sistema sanitario nazionale”.

Comunicato stampa