Lavoratori e ragazzi accalcati sulla banchina sotto il caldo sole estivo in attesa del convoglio. Pendolari costretti a viaggiare in piedi. È questa l'ennesima puntata dei disagi vissuta dai passeggeri sulla linea Ivrea-Torino.
L'odissea dei pendolari
Anche questa mattina il treno 2714 era “corto”, obbligando i viaggiatori all'ennesima odissea con "un danno al tessuto produttivo e professionale del Canavese". È questa la denuncia del consigliere regionale del PD Alberto Avetta, che chiarisce come sia stata bocciata la sua interrogazione su un confronto tra Regione e Trenitalia.
"Per la Giunta Cirio - commenta l'esponente dem - non è “urgente” incontrare Trenitalia. A conferma del totale e ormai dichiarato disinteresse di questa maggioranza nei confronti del collegamento tra Ivrea e Torino".
I disagi
Il treno 2717 (che parte da Torino PN alle ore 07:25) trasporta viaggiatori che raggiungono Ivrea principalmente per ragioni di lavoro. In particolare medici, infermieri, magistrati e personale amministrativo del Tribunale, oltre ai dipendenti di varie aziende eporediesi.
Il 12 giugno questo convoglio ha subito prima un rallentamento, poi è stato soppresso alla stazione di Rodallo. Sempre il 12 giugno il treno 2716 delle 8:41 da Ivrea è stato cancellato, mentre quello serale era “corto” e stracolmo.
"È evidente - sottolinea Alberto Avetta - che non si tratta di problematiche isolate, ma di un disservizio continuo, con ripercussioni serie sul tessuto professionale, produttivo e dei servizi di Ivrea e del Canavese. Per questo è “urgente” che la Regione incontri Trenitalia e definisca azioni tempestive e risolutive. La Giunta Cirio purtroppo è di diverso avviso, con buona pace delle esigenze dei pazienti ricoverati all’ospedale in attesa di medici e infermieri, e di tutti coloro che devono raggiungere il posto di lavoro o di studio e delle tante e belle parole spese copiosamente per garantire l’attenzione allo sviluppo del Canavese".