È partita con grande energia la prima edizione delle “Cene in Nero”, il progetto promosso dall’Ente del Turismo Langhe Monferrato Roero in collaborazione con la Fata Zucchina (alias Renata Cantamessa), che porta il tartufo nero estivo del Monferrato nei locali più identitari della Liguria. Un ciclo di summer dinner itineranti che si protrarrà fino alla fine di agosto, con tappe nei locali capaci di unire innovazione e pathos alla sperimentazione di materie prime eccellenti.
“Con le Cene in Nero vogliamo far vivere il tartufo nero estivo in contesti conviviali e accessibili, dove l’esperienza gastronomica possa fondersi con quella del territorio tenendo al centro il bien vivre - ha spiegato Bruno Bertero, Direttore Generale dell’Ente del Turismo Langhe Monferrato Roero - È una strategia che valorizza sia il prodotto che la destinazione, rafforzando lo storico legame tra Piemonte e Liguria in chiave contemporanea”.
A inaugurare questa rassegna è stato il Vud Restaurant e Bistrot di Villanova d’Albenga, location scelta non a caso per il suo spirito giovane, dinamico e “contaminato”. Un locale nato da pochi anni, ma già punto di riferimento per gli amanti della carne di qualità e delle tapas d'autore.
Il merito è del suo fondatore, Michele Cammarata, noto e apprezzato come “il re della griglia”, che ha saputo trasformare la brace in una forma d’arte, unendo tecnica e creatività. L’atmosfera informale del Vud ha reso perfetto l’esordio, esteso a una settimana di promozione no-stop, che ha attirato un pubblico curioso, giovane, “affamato” di novità e sensazioni forti.
Al centro della proposta, ovviamente, l’oro nero estivo del Monferrato, reinterpretato in tre sorprendenti portate grazie anche allo chef Emanuele Siffredi, che esaltano il comfort delle tapas con l’intensità del tartufo nero estivo del Monferrato.
L’hamburger home-made al tartufo nero, con tartare di fassona piemontese e maionese all’uovo: una creazione che gioca con le forme della street food, ma porta in tavola raffinatezza da alta cucina. Il panino, morbido e dorato, si apre su una generosa tartare di fassona piemontese, fresca e appena condita. La maionese all’uovo dona una cremosità voluttuosa, mentre le lamelle di tartufo nero esaltano il tutto con il loro aroma inconfondibile. Il contrasto tra la delicatezza della carne cruda e l’umami profondo del tartufo crea un equilibrio sorprendente, quasi sensuale al palato.
I ravioli al Castelmagno passati sulla brace con tartufo nero e salsa alle aromatiche: un piatto che rilegge la tradizione piemontese in chiave affumicata e intensamente erbacea. I ravioli, colmi di Castelmagno, vengono appena scottati sulla brace, assumendo una leggera crosticina che accentua il sapore deciso del formaggio. La salsa alle erbe aromatiche, brillante e vellutata, avvolge ogni boccone con freschezza. Il tartufo nero aggiunge il suo timbro terroso e persistente, dando vita a una sinfonia gustativa che alterna dolcezza, sapidità e un tocco affumicato.
Ma l sorpresa del menù arriva dal Mar Ligure, con i totani stufati al tartufo nero, creando un fondo aromatico che richiama il brodo di pesce e la terra. Il tartufo qui non è semplice ornamento, ma una chiave di lettura dell’intero piatto: la sua profondità aromatica esalta il gusto delicato del mollusco, creando una fusione terra-mare inaspettata e memorabile. Il piatto spinge i confini della cucina popolare verso un orizzonte più sofisticato, senza perdere l’identità del territorio.
Con questa prima tappa, il ciclo delle “Cene in Nero” ha dato un assaggio potente e convincente di ciò che può diventare la cucina identitaria del futuro: un dialogo tra territori, culture e sapori, guidato dal tartufo nero estivo del Monferrato, protagonista tanto misterioso, quanto prezioso.