Economia e lavoro - 26 giugno 2025, 12:20

Amma, le aziende “votano” Repole e Filosa: “Investiamo e vogliamo i giovani, speriamo di lavorare con Stellantis”

Prima assemblea per Garola da presidente del settore metalmeccanico: “Il tema delle competenze e dei talenti è fondamentale per essere competitivi: attiriamoli con le giuste condizioni di vita e lavoro”

Giorgia Garola, presidente dell’Amma

Le aziende metalmeccaniche torinesi “votano” Roberto Repole e Antonio Filosa. L’arcivescovo e il nuovo ad di Stellantis che, negli ultimi giorni, hanno acceso riflettori su Torino e dintorni. 

L'importanza di attirare le aziende

Di quanto detto dal cardinale durante la sua omelia per San Giovanni, all’assemblea generale di Amma il filo conduttore è stato quello delle nuove generazioni. “Una delle necessità per le nostre aziende per essere competitive è l’uomo, soprattutto i giovani - dice Giorgia Garola, presidente dell’Amma da qualche mese - Spesso non sono attratti dall’idea di lavorare in azienda, soprattutto dalle piccole imprese. Oggi chiedono soprattutto un ambiente di vita sano e dobbiamo andare incontro alle loro esigenze, magari anche richiamando i talenti dall’estero”.

E ancora, sulle parole di Repole: “Stiamo attirando moltissime aziende, siamo territorio che ha appeal. Ma non basta: dobbiamo essere anche attrattivi dentro le aziende. Fare figli? Deve essere una condizione legata a un lavoro singergico di tutte le istituzioni. Quanto ai capitali immobilizzati, mi sento di poter dire che le aziende stanno investendo per diversificare, anche da pmi”. 

L'attenzione, poi, è dedicata a Torino: "Basta con la autocommiserazione e con la lagna che ci portano via tutto: Torino deve iniziare, noi tutti dobbiamo iniziare a considerare i giovani come protagonisti già qui e ora". 

L'attenzione alle parole di Filosa

Le altre parole che hanno attirato attenzione sono quelle di Filosa. Concetti che aprono e rilanciano il territorio e le sue competenze automotive: “Siamo molto ottimisti, anche per una nuova squadra molto italiana, che ci sembra vicina al territorio. Speriamo di incontrarlo presto, perché vogliamo continuare a dialogare e lavorare con Stellantis”.

Un pensiero, infine, sul contratto metalmeccanico, ancora fermo al palo nonostante scioperi e manifestazioni da parte dei sindacati. “Al momento la posizione purtroppo è irremovibile da entrambe le parti. Federmeccanica vuole creare condizioni sostenibili - dice Garola - Gli scioperi sono stati incisivi e io auspico che si ricrei il dialogo: il 10 luglio avremo una nuova presidenza e speriamo che questo porti anche a una riapertura del confronto. La nostra proposta è valida, in termini di valori. Ma anche di servizi: i giovani chiedono innovazioni come welfare e smart working”.

E sul tema sollevato dal cardinale Repole, anche il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros Pietro, ha commentato: "Le parole dell'arcivescovo mi ha fatto pensare alla parabola dei talenti, dove viene rimproverato il servo che li ha seppelliti. La moneta va fatta circolare, perché solo in questo modo può produrre valore. Quella che viene depositata in banca, però, viene affidata da chi magari si prepara a un investimento più grande o vuole pianificare la vecchiaia. E poi non viene sterilizzata, ma viene fatta girare sotto forma di finanziamenti".

Giovani e intelligenza artificiale

In collegamento video, il presidente dell’Unione industriali di Torino Marco Gay ha sottolineato come “in un contesto come questo in cui dominano incertezza e complessità, emerge un concetto che ci rappresenta: la nostra intelligenza industriale. Non parlo solo di tecnologie avanzate, ma anche di saper fare, in maniera trasversale”.

E la vicepresidente regionale Elena Chiorino ha commentato: “Credo che l’intelligenza artificiale sia una grande sfida, che diventa una criticità nel momento in cui nulla si governa. Il passaggio fondamentale è lavorare in questi termini. Esperienze passate ci hanno insegnato che la capacità di innovazione diventa capacità di sviluppo se effettivamente lavoriamo tutti insieme a progettare e a capire come governare le nuove tecnologie che effettivamente possono facilitare la vita a tutti”.