Politica - 26 giugno 2025, 10:58

Legalità, Cirio: "Più garanzie per i testimoni di giustizia". Il governatore serra i ranghi in maggioranza

Sul rischio chiusura del Barattolo: "Chiediamo solo legalità"

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio

Il giorno dopo il ridimensionamento dell'assessore Marina Chiarelli - che resta solo con la Cultura e che ha dovuto cedere le deleghe allo Sport e al Turismo a Paolo Bongioanni - il governatore Alberto Cirio viene in Consiglio Regionale. Ad accoglierlo all'ingresso di via Alfieri è il consigliere della civica Cirio Presidente Sergio Bartoli, visibilmente in agitazione, anche perché venerdì ha attaccato pesantemente i colleghi di Forza Italia e Lega per aver bocciato il suo emendamento.

Incontro con i Civici

Ieri mattina il presidente aveva già incontrato gli esponenti della sua lista per "invitarli" a rientrare nei ranghi ed oggi il clima appare più disteso: Bartoli e Cirio hanno salito insieme lo scalone sorridenti. Ma la presenza del governatore in Consiglio Regionale non è causale: ha presentato personalmente un emendamento all'Omnibus sulla Legalità.

Testimone di giustizia 

"La figura del testimone di giustizia - ha spiegato il presidente - cioè colui che denuncia ed è ritenuto dalla magistratura preziosissimo in tutte le indagini, rischiava di essere lasciata a sé stessa".  

"Il mio emendamento - aggiunge  -estende le garanzie e gli strumenti finanziari del Fondo delle vittime dell'usura anche ai testimoni di giustizia. Un passo concreto verso la legalità". E sullo stesso fronte ieri Palazzo Lascaris ha dato il via libera all'emendamento di Domenico Rossi (Pd) che consente agli enti del Terzo Settore di accedere ai bandi per il riuso sociale dei beni confiscati alla mafia.

Il M5S (Sarah Disabato, Alberto Unia e Pasquale Coluccio) hanno chiesto di dedicare una seduta alle vittime della criminalità organizzata, leggendo i loro nomi in Consiglio Regionale.

Chiarelli bocciata?

A Palazzo Lascaris tiene ancora banco comunque il ridimensionamento di Chiarelli, perché la sottrazione di deleghe semplificando equivale ad una "bocciatura" del suo lavoro. Una narrazione che Cirio rispedisce al mittente: "È normale che a un anno esatto, dopo che ci si conosce meglio e si affronta il governo di una regione complessa come il Piemonte, si possono ridistribuire alcune deleghe".

"Dall'altra parte - ha aggiunto il governatore - Bongioanni è uno degli uomini più esperti a livello piemontese di turismo: era quindi giusto che se ne occupasse". Da giorni le opposizioni lamentano che il centrodestra sia poco coeso: la dimostrazione è il numero elevato di emendamenti presentato dalla maggioranza all'Omnibus, che normalmente viene considerato un provvedimento tecnico.

"Il centrodestra non litiga"

"La democrazia - replica il Presidente della Regione - si chiama rappresentativa. Il centrosinistra dovrebbe sapere che, avendo perso le elezioni anche con più di 20 punti di distacco solo un anno fa, deve stare all'opposizione. Nel centrodestra ci sono partiti che non hanno mai litigato in sei anni, non litigano a Torino, non litigano in Piemonte, non litigano a Roma, perché l'unità del centrodestra è un valore". 

Barattolo a rischio

Tra gli emendamenti contestati dal centrosinistra quello della Lega, che rischia di fare chiudere il Barattolo di via Carcano perché riduce le giornate di vendita nei mercati contro la povertà a dodici all'anno. Una al mese, condannando di via la chiusura di via Carcano.

"Chiediamo solo legalità"

"Sul Barattolo noi chiediamo solo legalità. La legalità la chiediamo ai commercianti che pagano le tasse, agli ambulanti che hanno il banco in piazza,  a quelli che aprono un bar: perché non dobbiamo chiederla per lì" ha concluso Cirio.

Cinzia Gatti