Economia e lavoro - 27 giugno 2025, 18:05

Non solo cibo, crescono i numeri e le forme di povertà: il Banco Alimentare crea l'area di Inclusione Sociale [VIDEO]

Ieri si è tenuto il primo percorso dedicato all’educativa alimentare, sviluppato con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale

Il Banco Alimentare del Piemonte OdV, da sempre impegnato nel contrasto alla povertà alimentare, ha inaugurato ieri la nuova Area Inclusione Sociale. Una svolta importante, che amplia la mission dell’organizzazione: non solo distribuzione di cibo - 7.528 tonnellate nel solo 2024 - ma anche azioni di accompagnamento sociale rivolte a persone in situazioni di fragilità.

LA POVERTA’ IN ITALIA

Tra le associazioni cui il Banco Alimentare distribuisce il cibo - e che a sua volta lo dona alle persone e alle famiglie povere - c’è la Caritas, che ha da poco pubblicato il “Report statistico nazionale 2025 sulla povertà in Italia”. Il report afferma che i poveri aiutati dalle Caritas diocesane sono aumentati del 62% in 10 anni e la situazione sta peggiorando per una quota sempre più consistente di persone, per le quali trovare una casa o curarsi è un lusso. 

In Italia, secondo i dati Istat, 5 milioni e 694 mila persone vive in condizione di povertà assoluta: vuol dire un cittadino su dieci, 2 milioni e 217 mila famiglie. A rischio povertà o esclusione sociale c’è il 23,1% degli italiani, in aumento rispetto al 22,8% del 2023, perché neanche il lavoro è una condizione sufficiente a una vita dignitosa: il 21% dei lavoratori ha un reddito troppo basso per vivere in modo adeguato.

Casa, reddito, salute, alimentazione, istruzione e relazioni si condizionano a vicenda, le persone in condizione di povertà sommano, nel 58,5% dei casi, tre o più “forme di bisogno”, in un circolo vizioso che si può affrontare solo con una risposta complessiva. Quella che vuole offrire la nuova Area inclusione sociale del Banco Alimentare del Piemonte ODV. 

AREA DI INCLUSIONE SOCIALE

L’iniziativa nasce in coerenza con il ruolo che il Banco Alimentare svolge da anni come uno dei principali partner del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per le misure di contrasto alla povertà alimentare. L’obiettivo è favorire l’inclusione e l’autonomia delle persone vulnerabili attraverso percorsi tematici e collaborazioni sul territorio.

L’Area di Inclusione Sociale toccherà diverse tematiche, tra cui educativa alimentare, salute e benessere, lavoro, economia familiare, e si concentrerà sulle categorie a maggior rischio di esclusione sociale, come, rifugiati e migranti, senza fissa dimora, famiglie con minori, anziani.

Ogni percorso includerà contenuti informativi, laboratori, workshop, materiali educativi e attività con partner del settore. Attraverso l’Area Inclusione Sociale, il Banco Alimentare del Piemonte OdV intende costruire, insieme a una rete sempre più ampia di partner, un sistema capace di accompagnare le persone in difficoltà verso un futuro più consapevole, attivo e partecipato.

«Abbiamo voluto costruire uno spazio che metta in rete competenze e risorse, per offrire, oltre al cibo, strumenti per rendere la vita più sostenibile e autonoma. Crediamo che l’inclusione sociale e il benessere di ogni persona dipendano da tanti fattori, come la corretta educazione alimentare, la possibilità di curarsi e di avere un lavoro dignitoso, la capacità di gestire le risorse familiari e in generale da un’attenzione reale e concreta della società alle categorie più fragili e ai loro bisogni» spiega Maria Gabriella Ramello, responsabile dell’Area Inclusione Sociale.

PRIMO INCONTRO SULL’EDUCATIVA ALIMENTARE

Il primo percorso attivato, dedicato all’educativa alimentare, si è tenuto ieri pomeriggio nella sede centrale di Moncalieri del Banco Alimentare. Un incontro formativo rivolto a operatori e beneficiari delle associazioni convenzionate con il Banco Alimentare del Piemonte a Moncalieri - M.I.O. Onlus e Carità senza frontiere - che hanno fatto da apripista coinvolgendo i primi partecipanti. 

L’incontro è stato sviluppato in sinergia con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, da diversi anni partner del Banco, rappresentato dalla dottoressa Carla Ferraris, biologa nutrizionista.

Durante l’incontro sono stati affrontati in modo semplice e pratico temi fondamentali, dalla piramide alimentare all’igiene, dalla lettura delle etichette alla gestione del paniere alimentare distribuito dal Banco Alimentare. Un momento formativo per riflettere insieme su come nutrirsi meglio, rispettando sé stessi, la propria cultura e le risorse disponibili, ma anche un modo integrato di intendere l’aiuto, che non si limita alla risposta immediata al bisogno, ma punta a generare valore, consapevolezza e autonomia.

ISTITUTO ZOOPROFILATTICO: UNA COLLABORAZIONE CHE SI CONSOLIDA

È un nuovo capitolo della partnership tra Banco Alimentare e Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, che nel corso degli anni si è concretizzata in importanti attività, come quella dedicata alla lettura consapevole delle etichette alimentari e al termine minimo di conservazione, con il manuale di buone prassi redatto in collaborazione con il Ministero della Salute. O come il progetto Siticibo, che nel 2024 ha coinvolto sei circoscrizioni torinesi con l’obiettivo di informare i volontari delle Organizzazioni Partner Territoriali (OPT) sulle buone pratiche di sicurezza alimentare nella gestione dei cibi distribuiti.

«La collaborazione con il Banco Alimentare del Piemonte - sottolinea Manila Bianchi, responsabile della Sicurezza Alimentare dell’IZSPLV - è nata nel 2018 con l'accordo per la donazione, da parte del nostro Istituto, di alimenti integri appartenenti a lotti analizzati e risultati conformi alle analisi di laboratorio. Una partnership che si è consolidata nel tempo, con l’idea di sviluppare progetti che potessero andare incontro alle esigenze del Banco Alimentare. Abbiamo messo a disposizione le nostre competenze, proponendo percorsi di formazione al personale delle associazioni e agli assistiti, mettendo al centro la sicurezza alimentare, che è requisito fondamentale di ogni pasto sulle nostre tavole. Con questo progetto pilota che ha preso il via ieri, vogliamo introdurre le associazioni e i consumatori ai concetti di sana alimentazione e ai principi di corretta nutrizione. Nell’incontro abbiamo fornito ai presenti ricette alternative per portare nei nostri piatti fonti di proteine vegetali o alimenti più sostenibili, sempre ben bilanciati anche in considerazione età ed esigenze dei consumatori».

redazione