Dal 2 maggio, l’ex Golden Palace porta il nome di Hilton Hotel, la catena di hotel di lusso seconda al mondo che ha già aperto una sede all’Hilton al Lingotto.
175 camere, investimento di 14 milioni
175 le camere (una volta erano 190), una scelta quella di diminuire il numero per ampliare i metri quadri, 32 le suite. Un investimento da 14 milioni di euro che dà lavoro a 77 persone tutte torinesi.
“Abbiamo scelto di lavorare con personale locale perché conosce la città - spiega Valeria Albertini, direttore generale Gdf Hotel srl - Abbiamo inoltre secondo di collaborare con produttori di food and beverage torinesi”. L'executive è Luca Gobelli, ex Stella Michelin, che ha lavorato come consulente e ha istruito il team, mentre chef è Andrea Vallenzasca.
Presente una spa che sarà aperta al pubblico e una palestra che aprirà a settembre.
"Torino destinazione primaria"
“Vogliamo far capire al cliente internazionale che Torino è una destinazione non terziaria, ma primaria come Milano, Venezia, Roma. Vogliamo far conoscere quella che è la bellezza della città”.
Dalla sua apertura l’Hilton non è a pieno regime come occupazione, ma l’obiettivo è di arrivare al 70% con un’impennata delle prenotazioni durante il Kappa FuturFestival. Oggi i primi mercati europei in cui si proporranno sono Francia, Svizzera e Belgio, per poi aprirsi al resto del mondo.
Le sale riunioni precedenti esistono ancora, ma sono state rimodellate dal punto di vista delle luci e dei colori, inoltre ne sono state realizzate di nuove per un totale di 11 e due foyer per il banqueting. I due corpi di fabbrica sono stati denominati Queen and King.
Inaugurazione ufficiale il 18 settembre
Il 18 settembre ci sarà l’inaugurazione con le autorità.
“Le prenotazioni stanno arrivando ma non a lungo termine ma le conferme arriveranno più sottodata, fatta eccezione per le ATP. Il nostro obiettivo sarà anche recuperare le squadre di calcio come era da tradizione del Golden” conclude Albertini.