Politica - 14 luglio 2025, 10:32

Calderoni e Paonessa (PD): "Inaccettabile il rinvio delle borse di studio Edisu"

I consiglieri dem in consiglio regionale: "Così si compromette il diritto allo studio"

 «Posticipare l’erogazione della seconda rata delle borse di studio Edisu significa mettere in difficoltà centinaia di studenti universitari piemontesi, in particolare i fuori sede, costretti a sostenere spese ingenti senza poter contare sul sostegno economico previsto dalla legge».

Lo dichiara Mauro Calderoni, consigliere regionale del Partito Democratico, che ha presentato martedì 8 luglio 2025 un’interrogazione urgente per chiedere alla Giunta chiarimenti sul posticipo dell’accredito, previsto ora a fine novembre, con pagamento effettivo da dicembre 2025.

«Il diritto allo studio – spiega Calderoni – è garantito dalla Costituzione. Non possiamo permettere che diventi un percorso a ostacoli per chi non ha mezzi sufficienti. Rinviare le risorse significa aggravare le difficoltà di chi deve pagare affitto, vitto, trasporti e spese universitarie. Ed è inaccettabile che questa situazione crei disuguaglianze tra studenti di diversi corsi di laurea, a seconda dell’organizzazione didattica».

«La Regione sta venendo meno al patto preso con gli studenti - aggiunge la consigliera del PD Simona Paonessa -: negli ultimi anni i ritardi sono stati continui e questo non è accettabile. Solo quest’anno, la prima rata della borsa di studio è arrivata con tre mesi di ritardo, creando grandi disagi a studenti e famiglie, minando così le fondamenta del diritto allo studio. Se non verranno erogate le borse di studio, molti studenti saranno costretti a rinunciare agli studi o trasferirsi in un’altra regione, comportando la perdita di competenze, sapere e attrattività per le nostre università e tutto il territorio. Garantire a studentesse e studenti la possibilità di studiare in Piemonte deve essere una priorità, se non ci riusciremo, la nostra Regione non avrà più un futuro»

Nell’interrogazione, Calderoni chiede all’Assessore competente di chiarire i motivi di questo ritardo, di valutare misure straordinarie o strumenti di sostegno “ponte” per aiutare gli studenti in attesa del saldo e di avviare un confronto con Edisu e le università per garantire in futuro tempi certi, equità e trasparenza.

«Il diritto allo studio non si tutela a parole, ma assicurando risorse puntuali e adeguate. Se vogliamo davvero combattere la dispersione universitaria e sostenere i meritevoli senza mezzi, serve una gestione più efficace e rispettosa delle scadenze. Ci auguriamo - concludono Calderoni e Paonessa – che la Regione ascolti la voce degli studenti e dia risposte concrete subito».


 

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